CATANIA – Nuovo ingresso pedonale per l’ospedale Garibaldi di Nesima. Da oggi, il nosocomio potrà essere raggiunto anche dalla via Parini, alle spalle del nosocomio, alleggerendo in parte il traffico nell’accesso principale di via Palermo e, nel contempo, dando la possibilità ai residenti del popoloso rione di Nesima Superiore di poter raggiungere la struttura direttamente. Una richiesta datata, portata avanti con forza dai rappresentanti della quinta municipaltà, in particolare i consiglieri Maurizio Zarbo e Andrea Guzzardi che da tempo chiedevano all’amministrazione comunale di procedere con l’apertura del varco. Che oggi è stato inaugurato alla presenza, oltre che del sindaco Bianco, del direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giorgio Santonocito, del deputato regionale Luca Sammartino, degli assessori Saro D’Agata e Nuccio Lombardo. Due anni dopo la delibera di giunta.
“Avere la possibilità di un ingresso pedonale a pochi metri dalle case di Nesima è un gesto di grande civiltà – ha affermato il sindaco Bianco. Naturalmente, non ci fermiamo qui: grazie all’impegno del direttore Santonocito, stiamo lavorando per migliorare la fruizione di questo ospedale, con un parcheggio che complessivamente ospiterà 200 posti auto e, appena sarà pronta la metropolitana, questo sarà il primo ospedale al quale si accederà direttamente dalla stazione della metro”.
L’apertura del nuovo varco è stata accolta con favore dal consiglio di municipalità e in particolare dai due consiglieri che da anni pressavano affinché questo avvenisse. “Una battaglia lunga anni, che all’inizio ha trovato porte chiuse – afferma il consigliere Guzzardi. All’inizio, infatti, la nostra richiesta non era stata accolta, ma poi, con l’aiuto di tanti fattori e del deputato alcuna Sammartino, siamo riusciti a ricompattare tutti su un’unica soluzione che è l’apertura del varco di Nesima, una soluzione che aspettavamo da tantissimi anni”.
Mai momento fu più opportuno, a pochi mesi dal voto regionale. “Noi lavoriamo per cinque anni – precisa Guzzardi – e lo facciamo per la città”. “Dobbiamo comunque dire grazie – precisa il collega Zarbo – alle persone che hanno lavorato a questo progetto, al direttore Santonocito, all’ingegnere Condorelli, all’ex assessore Angela Mazzola, all’assessore D’Agata e al sindaco Bianco”.
Tagliato il nastro, il primo cittadino si è soffermato sulla riorganizzazione dei pronto soccorso alla luce dei rumors insistenti sulla prossima chiusura del Ps del Vittorio Emanuele. “Stiamo definendo la situazione del Policlinico, per il quale ci sono problemi di viabilità, e stiamo lavorando per avere le rotonde, evitando le intersezioni – ha assicurato, sottolineando come la con l’apertura del San Marco di Librino sarà potenziata la rete sanitaria a sud della città.
Anche se i tempi per la consegna alla città non sembrano affatto certi. “La cosa importante è che, in sinergia con Prefettura e con il Commissario, abbiamo risolto alcuna difficoltà, e i lavori sono ripartiti – ha detto Bianco. Spero che il prima possibile venga aperto. In ogni caso – ha concluso – il pronto soccorso del policlinico sarà spostato solo dopo il potenziamento del pronto soccorso del Garibaldi vecchio, perché il centro storico non può rimanere scoperto. Consentiremo di chiudere il Vittorio Emanuele solo dopo che sarà pronto il Garibaldi centro e il San Marco”.
Sul quale interviene Sara Fagone, responsabile delle periferie per la Cgil e da anni tra le voci che insistono sull’apertura del San Marco e sulla necessità che, una volta aperto sia immediatamente funzionale. “Il quartiere, così come l’intera città – ha commentato – ha bisogno del nosocomio, ma sopratutto non ha bisogno dell’ennesima incompiuta”.
