Garozzo: "Non ancora chiesto |lo stato di calamità naturale" - Live Sicilia

Garozzo: “Non ancora chiesto |lo stato di calamità naturale”

"Dispiace apprendere che dopo le riunioni fatte con assessori e direttore del Dipartimento regionale di protezione civile - osserva Garozzo - non si sia dato seguito agli impegni assunti. Diamo atto però all'Ars dello stanziamento di un fondo minimo per la cenere vulcanica.

Emergenza cenere
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ACIREALE – Cenere vulcanica e stato di emergenza. Il sindaco Nino Garozzo ha ricevuto una copia della nota inviata dal capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, con cui si segnala che da parte della Regione non è ancora pervenuta alcuna richiesta di dichiarazione dello stato di calamità a seguito degli venti eruttivi dell’Etna. “Dispiace apprendere che dopo le riunioni fatte in sede palermitana con assessori e direttore del Dipartimento regionale di protezione civile, non si sia dato seguito agli impegni assunti – commenta il primo cittadino acese -. Diamo atto però all’Ars dello stanziamento di un fondo minimo per la cenere vulcanica. Dispiace apprendere che molti mesi dopo gli eventi, il Governo della Regione non abbia trasmesso alcun atto propedeutico perché la protezione civile nazionale valuti ed eventualmente approvi lo stato di emergenza e di calamità, presupposto, scrive correttamente Gabrielli, per qualsiasi apertura di procedimento a salvaguardia dei danni subiti dalle nostre collettività. Non si tratta solo della rimozione della cenere vulcanica da strade e piazze, proprietà pubbliche e private che, già da solo, rappresenta un danno evidentissimo per pubblico e privato, ma anche dei danni per l’indotto produttivo. Primo tra tutti l’agricoltura. Ci risulta davvero inspiegabile il comportamento omissivo e, mi permetto dire, irrispettoso delle attese delle comunità colpite, e sollecitiamo il Governo della Regione ad attivare le procedure: le comunità e le municipalità sono unite e fanno fronte unico, senza colori politici, sulla grave e ripetuta emergenza. Fermo restando che insistiamo, ancora, sulle proposte fatte nei termini di un piano generale di intervento complessivo in caso di caduta cenere, di prezzo unitario da fissare per raccolta e smaltimento della cenere: elementi che giovano alla speditezza degli interventi e alla trasparenza degli stessi”.


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