Gaspare Portobello al contrattacco | "Mafia? Sono vittima di poteri forti" - Live Sicilia

Gaspare Portobello al contrattacco | “Mafia? Sono vittima di poteri forti”

L'ex sindaco di Isola delle Femmine si difende. Farà ricorso contro quello che definisce un "attacco politico. Io la mafia l'ho sempre combattuta".

L'ex sindaco di Isola delle Femmine, Gaspare Portobello

L'ex sindaco di Isola delle Femmine, Gaspare Portobello

PALERMO – Gaspare Portobello ha appena ricevuto la notizia. Da oggi il suo nome sarà legato ad un’amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose. Un fardello pesante che non intende accollarsi. Annuncia che farà ricorso contro quello che ha sempre definito un “attacco politico”. Oggi aggiunge carne al fuoco. Ipotizza, infatti, che contro di lui si siano mossi “i poteri forti”.

Sindaco, o meglio ex sindaco…?
Era prevedibile.

Qual è il suo stato d’animo?
Sono amareggiato e preoccupato.

Preoccupato?
Non vorrei ritrovarmi un’antenna radar per il controllo del wind share piazzata vicino casa. Ci siamo battuti per non farla piazzare.

Scusi, ma che c’entrano l’antenna e il pericoloso vento dell’aeroporto di Palermo?
Glielo ripeto. Ci siamo battuti contro i rischi per la salute dei cittadini e ho il sospetto che i poteri forti che volevano l’antenna abbiano contribuiti a farmi cadere. Ci sono grandi nomi in ballo. Sono sospetti, però, e non posso aggiungere altro.

La mafia allora non c’entra?
Ho sempre agito contro la criminalità. Non c’è un solo atto da cui emerga il contrario. Quando sono arrivati gli ispettori ho deciso di restare al mio posto per potermi difendere.

E ora?
Ora aspetto il provvedimento e lo impugnerò. Non mi interessa essere reintegrato, anche perché il mio secondo mandato stava per scadere. Voglio difendere la mia immagine e quella dell’amministrazione che ho guidato.

Tra gli intrecci venuti a galla ci sarebbe la parentela tra un assessore della sua giunta, Marcello Cutino, e il mafioso Pietro Bruno. Anche in questo caso la mafia non c’entra? 
Le ripeto quello che le ho già detto alcuni mesi fa (il riferimento è all’inchiesta pubblicata dal mensile S sul caso Isola delle Femmine ndr). Sono parenti di terzo grado. Non si salutano nemmeno.

E la vicenda della concessione alle sorelle Pomiero?
“Il lotto ricadeva nel parco urbano ed è stato il gruppo di Bologna a cambiare la destinazione d’uso. Noi in Consiglio abbiamo votato contro”.

E la questione Elauto?
“Siamo stati noi a fare abbattere una cisterna che ricadeva in una zona vincolata a verde pubblico. Glielo ripeto: non ho mai fatto favori a nessuno. Figuriamoci alla mafia che ho sempre combattuto. Scusi, sono stato io a volere che il Comune di costituisse parte civile nel processo Addio Pizzo contro i mafiosi della zona. Ci hanno riconosciuto un risarcimento danni di 50 mila euro. Lei ha mai visto uno che fa favori alla mafia e poi gli chiede i danni?


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