PALERMO – Il nuovo Palermo sta già apprendendo le sue regole. Tra un allenamento e una lezione di tattica, Rino Gattuso in pochi giorni ha conquistato il gruppo. Non solo lavoro, nel corso delle sedute d’allenamento a St.Lambrecht, il neo tecnico rosanero cementa il gruppo, senza tralasciare le nozioni fondamentali di ogni preparazione precampionato: “Mi aspettavo che i ragazzi lavorassero così, quando giocavo io e avevo a che fare con i colleghi ci preparavamo così – ha detto Gattuso in sala stampa dall’Austria – mi pesavo tutti i giorni, è importante per il lavoro e devo dire che quando vedo ragazzi giovani che arrivano con due-tre chili sopra sembra che non ha importanza, e questo mi fa arrabbiare. I ragazzi però mi seguono. Sono ragazzi, bisogna rispettare le regole ma bisogna anche avere la testa giusta. Sono soddisfatto dell’atteggiamento”.
Il messaggio chiaro di Gattuso: “Ci vuole intensità, la mia squadra deve dare sempre il 100%. Le partite si possono perdere ma c’è modo e modo, tutti devono dare il massimo. Abbiamo lavorato sui movimenti difensivi in questi giorni, io voglio una squadra che stia bene in campo”. Un elogio per Dybala: “Lui è classe pura, l’ho visto dal vivo ed è un giocatore incredibile ma si deve svegliare perché non può non fare la differenza vista la classe che ha. Dobbiamo metterlo in condizioni di sfruttare il suo potenziale. Bisogna lavorare sul cambio di passo”.
Gattuso preannuncia che la fascia di capitano se la contenderanno Munoz e Barreto e intanto parla delle qualità di Lafferty: “E’ un giocatore importante, ha fisicità, grinta. Forse non è uno da 20 gol a stagione, ma in campo si fa rispettare, aiuta la squadra, ci può dare una mano importante. Lui come Toni? Facciamo un errore, in comune hanno l’altezza, ma Luca ha sempre segnato tanti gol in carriera”.
Il consiglio speciale di un amico: “Ho un bellissimo rapporto con tutti, il miglior consiglio me l’ha dato Ancelotti, mi ha detto di parlare con tutti la stessa lingua, squadra e stampa. Palermo è una città bellissima, mi piace tantissimo. Ora penso soltanto a lavorare, ma penso che andrò ad abitare in zona porto”.
Gattuso affronta anche il tema mercato: “In attacco mi aspetto tanto da Abel Hernandez. Se però dovessero arrivare offerte importanti, è giusto che la società le debba valutare. Ma non voglio parlare di mercato anche se siamo un cantiere aperto. Spero che Terzi possa arrivare, vediamo se Garcia arriverà qui visto che ha chiesto 3-4 cose. Se andrà via arriverà un esterno di sinistra. Sorrentino? Oggi non ci sono delle richieste, lui non mi ha mai detto di voler lasciare. Poi è normale, se arriva una squadra come la Roma”.
Gattuso conclude la sua conferenza così: “Non mi pesa aver smesso di giocare, ero già preparato perché riflettevo su questa possibilità. Non mi sono svegliato e ho deciso così. Ero sempre attento a ciò che facevano i miei allenatori, a come si comportavano, a come gestivano il gruppo. Quando ho visto che non mi divertivo più, che la malattia mi stava creando problemi ho deciso di fare questo lavoro qua. Mi dà la stessa adrenalina”.