Genchi destituito dalla polizia | "Ha vinto Berlusconi" - Live Sicilia

Genchi destituito dalla polizia | “Ha vinto Berlusconi”

L'annuncio sul suo blog
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La fine del rapporto del vicequestore Gioacchino Genchi con la polizia ha un titolo sul suo blog: “Berlusconi ha vinto! Gioacchino Genchi destituito dalla Polizia di Stato”. E’ attraverso il web che il superconsulente delle procure “l’uomo dei telefoni” dà la notizia dell’esito di un procedimento disciplinare avviato nei suoi confronti per le dichiarazioni critiche nei confronti del premier Silvio Berlusconi e per la ricostruzione offerta della cattura del latitante Gianni Nicchi all’indomani della deposizione di Gaspare Spatuzza al processo Dell’Utri.

Genchi aveva parlato di alcune confessioni fatte dai colleghi, di come fosse stata fatta una messa in scena per la cattura del giovane latitante, di come l’abbigliamento (viola) fosse un trovata per mettere in cattiva luce il cosiddetto popolo viola. Era il 6 dicembre del 2009 in un convegno a Cervignano del Friuli.

Le altre dichiarazioni sono quelle del 6 febbraio 2010 a Roma, al congresso dell’Idv, frasi “dal contenuto lesivo del prestigio di organi e istituzioni dello Stato” si legge nel provvedimento. Così Genchi ha subito la terza sospensione disciplinare dalla polizia (la prima faceva riferimento a un risposta su Facebook a un giornalista di Panorama) ed è stato avviato il procedimento di destituzioni giunto a conclusione e notificato oggi a Genchi.

Nel decreto del capo della polizia si legge che Genchi “ha continuato pervicacemente, con ostentata pertinacia in un comportamento fortemente scorretto, connotato da una persistente e riprorevole inosservanza dei doveri propri dello status di funzionario di polizia di Stato” nonostante le sospensioni.

E conclude che Genchi ha avuto un “comportamento fortemente scorretto in assoluto contrasto con i doveri che ogni appartenente all’amministrazione della polizia di Stato solennemente assume con il giuramento all’atto della nomina in ruolo e a cui è tenuto sempre ad attenersi in costanza di rapporto d’impiego”.


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