Genovese interrogato per 3 ore |La difesa chiede i domiciliari - Live Sicilia

Genovese interrogato per 3 ore |La difesa chiede i domiciliari

Lungo interrogatorio di garanzia del parlamentare del Pd Francantonio Genovese. Il suo legale: "E' sereno". La procura ha espresso parere negativo sull'attenuazione della misura cautelare

MESSINA – E’ durato quasi tre ore l’interrogatorio di garanzia cui è stato sottoposto questa mattina il deputato messinese, Francantonio Genovese, in cella da giovedì sera dopo che la Camera dei deputati ha dato il via libera alla richiesta di arresto. Soddisfatto l’avvocato Nino Favazzo che ha assistito Genovese durante le fasi dell’interrogatorio. “Genovese ha risposto alle domande con puntualità, segno della sua grande lucidità nonostante la carcerazione. Ha offerto un apporto fondamentale per fare chiarezza sull’indagine. Adesso aspettiamo le determinazioni del giudice in ordine alla possibile attenuazione della pena, dopo stabilire come difesa cosa si dovrà fare”. Genovese non si è sottratto al confronto con il gip, Giovanni De Marco, al quale ha risposto con fermezza e lucidità. Il parlamentare ha respinto le accuse formulate dalla Procura di Messina durante l’interrogatorio, iniziato intorno alle 10 e concluso alle 13. Erano presenti all’interrogatorio anche l’aggiunto Ardita e i sostituti Monaco e Totaro. Il parlamentare ha scelto di rispondere alle domande dei magistrati ed è certo a questo punto che il suo legale, l’avvocato Nino Favazzo, presenterà istanza di scarcerazione perchè rispetto alla fase cruciale delle indagini e dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono sopravvenuti fatti nuovi: come ad esempio sono stati ritirati gli accreditamenti degli Enti di Formazione professionale da parte della Regione. E quindi non sussiste uno dei principi cardine della custodia cautelare in carcere: ovvero la reiterazione del reato. Il giudice adesso potrebbe pronunziarsi sull’attenuazione della pena concedendo a Genovese il beneficio degli arresti domiciliari, misura richiesta dalla difesa contro la quale si è opposta la Procura.

 


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