“Il geometra Nello Musumeci”. Comincia così una nota del presidente dell’Irsap, Alfonso Cicero indirizzata al presidente della Commissione antimafia. Il resto conta per la cronaca. L’incipit per il costume. Si coglie una sorta di riverbero polemico. Molte volte il geometra (tale è) Alfonso Cicero è stato appellato col suo titolo, in occasioni ufficiali, come “il geometra Cicero”. In superficie parrebbe una semplice sfumatura tecnica, un fatto di nomenclatura. Invece è una diminutio che sottintende un richiamo a una presunta incompetenza: tu sei geometra. E che ne vuoi capire di queste cose? Gioca col triangolo isoscele, con le figurine dell’ipotenusa, ma lasciaci in pace.
Il geometra, in effetti, è figura ignota. Un tempo, incuteva rispetto, nella larghezza della definizione. “E’ geometra”, dicevano i bene informati con lo sguardo allusivo, per descrivere quel tale di cui nulla si sapeva. “E’ geometra alla Regione” era un’attestazione di privilegio, consacrata dal mistero geometrico e dall’appartenenza all’ente che garantiva splendidi stipendi. Si sa, le cose cambiano. In epoche di visconti che vengono dal mare, di granduchi e di eccellenze, pure geometra è appellativo che non desta più ammirazione. Però il termine non era mai stato parola d’offesa, da ricacciare in gola a chi ti aveva ‘geometrizzato’ per primo. Annotato appunto il mutamento di costume, resta la domanda angosciante: Musumeci è davvero geometra?
Ps. Nella foto il Geometra Calboni, santo patrono della categoria. Nessuno ha mai saputo quale fosse il suo primo nome.
