“Più Sicilia in Europa” è quanto sostiene il senatore Nino Germanà che evidenzia l’importanza del rilancio di infrastrutture e trasporti.
Dal 2013 al 2022 la Sicilia ha visto andar via oltre 261mila giovani di età compresa fra i 18 e i 39 anni, come se in dieci anni emigrasse la popolazione di Agrigento, Ragusa, Trapani e Caltanissetta. Un dato allarmante che l’Istat dà nuovamente in crescita dallo scorso anno. Per quanti considerano la politica come servizio diventa prioritario avviare percorsi di crescita.
Senatore Nino Germanà, come fermare questa emorragia?
“Attraverso politiche di sviluppo che rendano la Sicilia terra di opportunità per le imprese, puntando sulle infrastrutture, eliminando il costo dell’insularità che annualmente supera i 6 miliardi e mezzo. Stiamo già lavorando in questa direzione, porto ad esempio gli investimenti del ministero dei Trasporti che superano i 28 miliardi, dei quali 13 miliardi per la rete ferroviaria e più di 15 per strade e autostrade. Per fronteggiare l’emergenza siccità sempre il Mit ha appena destinato 113 milioni e mezzo di euro per interventi nelle reti di distribuzione dell’acqua”.
Stop all’emigrazione giovanile dalla Sicilia: politiche di sviluppo e progetti infrastrutturali
Perchè si è candidato alle elezioni Europee? “Sono dell’idea che serva portare più Sicilia in Europa. Dobbiamo guardare con lungimiranza ai finanziamenti che l’UE mette a disposizione per le zone economicamente più fragili. La tutela del nostro territorio, della nostra identità, del nostro immenso patrimonio e delle nostre ricchezze passa anche attraverso il sapiente utilizzo delle risorse europee”.
Un Ponte con l’Europa è il claim della sua campagna di comunicazione, perchè?
“E’ un’opera di fondamentale importanza non solo per il Sud ma per l’Italia ed è una priorità del ministro Matteo Salvini che ha saputo coglierne le enormi potenzialità in termini di sviluppo. Il Ponte è un attrattore di investimenti, un vero e proprio moltiplicatore di ricchezza in tutti i settori, dai trasporti al turismo, alle imprese con conseguenze di enorme portata per i posti di lavoro. Gli effetti porteranno benefici a tutta la Sicilia e già si vedono i primi risultati con decine e decine di cantieri”