PALERMO – La Provincia dice sì alla ricapitalizzazione di Gesap e per la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Palermo comincia adesso la corsa verso la privatizzazione, con una porta aperta anche a nuove assunzioni ma salvaguardando prima gli attuali livelli occupazionali. Una corsa a ostacoli, finora, visto che il comune di Palermo e la Camera di Commercio, maggiori soci pubblici insieme a Palazzo Comitini, hanno dovuto sudare per avere il disco verde del commissario Domenico Tucci, ma adesso che anche la Provincia ha dato il via libera al versamento delle quote di propria competenza (versamento che dovrebbe avvenire proprio in questi giorni), la strada per l’apertura ai privati è ormai tracciata.
Entro il 27 marzo dovranno arrivare a Punta Raisi le buste per l’individuazione dell’advisor, cui toccherà stabilire il valore minimo delle azioni da mettere sul mercato. Tucci, per dare un assenso definitivo, aspetta la valutazione (“Lo faremo solo se rientreremo di quanto speso finora, il nostro è un sì condizionato”, dice a Livesicilia) ma a quel punto, anche se la Provincia si tirasse indietro, Comune e Camera di Commercio andrebbero dritti per la propria strada. Un asse, quello tra Leoluca Orlando e Roberto Helg, che ha dato i suoi frutti costringendo la Provincia a versare le quote per la ricapitalizzazione, anche se in ritardo: in caso contrario l’Enac avrebbe potuto revocare la licenza, ma a questo punto la strada per la privatizzazione è spianata e i due possono brindare dopo aver vinto il braccio di ferro con la Regione.
Archiviata la pratica ricapitalizzazione, ora la Gesap guarda al futuro e cioè ai nuovi voli targati Air One che da domenica prossima faranno base a Palermo ma soprattutto al comitato di garanti costituito oggi e che resterà in carica due anni. Tre personalità di assoluto spessore che dovranno fornire una consulenza al cda per i prossimi appalti, al centro delle polemiche degli ultimi mesi, ma che rappresentano anche una risposta neanche tanto velata a quanti hanno avanzato dubbi sulla legalità delle procedure. Le indagini della magistratura continuano, ma per il cda di Gesap la mossa serve a fermare eventuali nuove polemiche. La terna sarà costituita da tre alti burocrati ormai in pensione: l’ex prefetto ed ex Commissario antiracket Giancarlo Trevisone, l’ex generale della Guardia di Finanza e comandante interregionale Italia Sud-occidentale ed ex componente del Cga Piero Ciani e l’ex consigliere di Stato Paolo D’Angelo. Un tris di tutto rispetto e dai costi relativamente contenuti (12mila euro lordi a testa l’anno più le spese di viaggio), col compito di affiancare l’azienda nei prossimi passi.
“Nei giorni scorsi abbiamo incontrato l’Enac – dice il presidente di Gesap Fabio Giambrone – e li rivedremo a giugno. Abbiamo rassicurato il presidente Vito Riggio sugli appalti, fornendo date precise. Il 2014 sarà un anno importantissimo, abbiamo consegnato la doppia carreggiata agli arrivi, lo faremo anche alle partenze e a fine anno consegneremo la palazzina per i servizi”. Gli investimenti in fase di progettazione ammontano 62,9 milioni di euro di cui 33 per il terminal, 28 per le piste e 1,8 per il varco Ovest: la maggior parte sono fondi Gesap, ma 24 vengono dai Fas. Cantieri che dovrebbe essere aperti tra la fine di quest’anno e il prossimo e su cui il cda vuole evitare a tutti i costi nuove polemiche, grazie a un comitato che viene istituito sulla falsa riga di quanto fatto nel 2004.
Ma nella conferenza stampa di presentazione del comitato si è parlato anche di nuove possibili assunzioni. “Questo potrà avvenire solo nei prossimi anni e solo se ci sarà un aumento considerevole dei passeggeri”, specifica Helg con Giambrone che puntualizza: “Lo faremo solo dopo aver garantito gli attuali livelli occupazionali, con i sindacati siamo pronti al dialogo anche da subito”. Non ci sono ancora stime, ma è evidente che se il numero dei passeggeri dovesse passare dai cinque milioni previsti per il 2014 a sei o sette i nuovi privati sarebbero spinti ad assumere, così come si prevede che col passaggio degli uffici nell’apposita palazzina in fase di completamento si libereranno spazi immensi nello scalo per nuovi punti vendita. “Ma tutto avverrà alla luce del sole e con procedure trasparenti e pubbliche”, sottolinea Giambrone.
Buone notizie anche per i passeggeri che, stando ai numeri di Gesap, sono sempre di più (la differenza tra il volato e i passeggeri nel 2013 era a -5%, ma nel 2014 andrà a +8%, passando da 4,3 milioni del 2014 ai quasi 5 di quest’anno). Air One infatti da domenica 30 farà “dormire” due Airbus A320 nel capoluogo siciliano che collegheranno il territorio a dieci nuove destinazioni di cui sette internazionali: Torino, Venzia e Verona con un volo al giorno, Amsterdam e Berlino (Tegel) con due a settimana, Londra (Gatwik) e Parigi (De Gaulle) con tre. Completano la lista il volo settimanale per Mosca (Sheremetyevo) e quello per San Pietroburgo. Dal 13 giugno ci sarà anche il collegamento bisettimanale per Monaco di Baviera. In totale 33 frequenze settimanali per oltre 400mila posti a prezzi scontati: da 29 euro tasse incluse per le mete nazionali e da 39 per quelle internazionali.
“Questa è l’occasione – ha detto il sindaco Orlando, facendo gli onori di casa a villa Niscemi – per manifestare piena solidarietà al cda per quanto sta facendo coniugando gli interessi del territorio a quelli di un’azienda che debba avere i conti a posto. Andiamo verso il pareggio d bilancio, una cosa normale ma al tempo stesso rivoluzionaria. E’ importante anche la disponibilità di Air One di creare collegamenti diretti con l’Albania, vista la presenza di alcune comunità nel nostro territorio, e come Comune abbiamo chiesto a Tirana di aprire qui una sua ambasciata”. “E’ un percorso che assieme portiamo avanti da un anno, per me è una grande soddisfazione – aggiunge Helg -il comitato sarà al nostro fianco e potrà illuminarci ulteriormente: avere a fianco questo gruppo è fondamentale, è un motivo di ulteriore sicurezza”. E per Trevisone “Gesap non ha bisogno di trasparenza, ma quello del comitato è un segnale politico importante”.
LA REAZIONE DEI SINDACATI
“Registriamo in chiave nettamente positiva la dichiarazione del presidente Giambrone volta alla riapertura del dialogo con le organizzazioni sindacali sulla vertenza in atto – dicono le sigle sindacali aeroportuali – rimane tuttavia ad oggi in calendario lo sciopero di 24 ore per il prossimo 11 aprile che avrebbe certamente effetti devastanti per le sorti dello scalo e di cui, ciascuno per la propria parte, dovrà assumersi di fronte alla opinione pubblica le relative responsabilità qualora non si addivenga a un momento di mediazione. Ci teniamo ancora una volta a precisare che nessuna rappresentanza sindacale gioisce promuovendo uno sciopero, ma che di contro un processo di privatizzazione a terzi di una società di dominanza pubblica deve necessariamente passare attraverso la sottoscrizione di accordi di tutela e di salvaguardia che blindino sia i livelli occupazionali che quelli salariali per gli anni a venire e che riconoscano il ruolo e l’inquadramento svolto negli anni a ciascun lavoratore. Non possiamo tollerare infatti la possibilità che a pagare il conto di gestioni opinabili e in taluni casi scriteriate (parliamo dei continui processi di esternalizzazione a terzi di servizi negli anni svolti. da personale interno ) siano gli anelli deboli e certamente produttivi della catena e cioè i lavoratori di Gesap e Gh Palermo. Giovedì ci riuniremo in intersindacale per definire congiuntamente e successivamente sottoporre alla attenzione del presidente Giambrone , cui riconosciamo pubblicamente la volontà odierna di intraprendere il giusto percorso, una piattaforma di mediazione, sui punti della vertenza in atto che porteremo, se condivisa da Gesap , alla assemblea dei lavoratori per la definitiva approvazione”.
LE REAZIONI
“Esprimo soddisfazione per nomina di questo comitato – dice il capogruppo di Leva Democratica a Sala delle Lspidi Sandro Leonardi – specie in vista dei nuovi appalti. La Gesap tenga però sempre presente l’interesse primario dei cittadini e dei passeggeri: l’obiettivo deve essere la crescita costante del numero dei passeggeri e dei turisti, anche se a perseguirlo dovesse essere un privato. Aspettiamo le determinazioni dell’advisor per calcolare quanto incasseranno i soci e quindi quanto entrerà nelle casse del comune di Palermo. La dirigenza Gesap non manchi però di proseguire nel confronto con i sindacati, scongiurando così l’ipotesi di uno sciopero per l’11 di aprile”.
“Sulla vicenda della Gesap, che ha presentato proprio oggi una terna di esperti che affiancheranno il cda nell’avvio dei futuri cantieri – afferma Angelo Figuccia, Consigliere comunale di Forza Italia-mi sento di esprimere grande soddisfazione. Infatti se le mie aspre parole dei giorni scorsi sono servite a creare la necessaria trasparenza, indispensabile in un momento così delicato, accolgo con piacere la nomina dei tre consulenti, personalità di indubbio spessore morale e culturale e con una storia all’insegna della legalità. Tuttavia –continua Figuccia- spero che la nomina dei tre consulenti non serva a delegittimare il Consiglio Comunale rispetto alle sue precipue prerogative di controllo. Mi auguro – conclude Figuccia-che tutti i Consiglieri Comunali, sia di maggioranza che di opposizione vogliano essere protagonisti, insieme al cda e ai tre consulenti, ognuno per le sue competenze di questo importante momento di cambiamento per la città di Palermo, che, se gestito in maniera adeguata, potrebbe essere volano del rilancio della nostra precaria economia, attirando flussi turistici di tutto il mondo”.
“Accolgo positivamente la nomina dell’ex prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone, l’ex generale della Guardia di finanza Pietro Ciani e Paolo D’Angelo di garanti esterni del comitato tecnico sugli appalti della Gesap e gli auguro buon lavoro. Sono certo che saranno interlocutori attenti e disponibili, pronti a collaborare con le Istituzioni”. Lo dice il deputato regionale del Pd e vice presidente della Commissione regionale Antimafia, Fabrizio Ferrandelli. “Da diverse settimane – aggiunge – la Commissione Antimafia ha iniziato una serie di audizioni per approfondire una gestione economica che negli anni non si è distinta per efficienza e trasparenza. Abbiamo acceso i riflettori e continueremo a vigilare in considerazione della fase importante e delicata della sua privatizzazione e la nomina dei garanti è la dimostrazione che avevamo visto bene”.