Gesap, via alla privatizzazione| Arriva il disco verde dei soci - Live Sicilia

Gesap, via alla privatizzazione| Arriva il disco verde dei soci

L'assemblea dei soci ha deliberato il via libera alla privatizzazione, che porterà nel giro di un anno e mezzo alla vendita delle azioni.

PUNTA RAISI
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PALERMO – L’assemblea dei soci di Gesap dà il via libera alla privatizzazione. Nel corso della seduta di questo pomeriggio, infatti, la Camera di Commercio, il comune di Palermo, quello di Cinisi, la Provincia e Confindustria hanno approvato il ricorso ai privati per la ricapitalizzazione della società e lo sviluppo dello scalo aeroportuale.

“Siamo molto soddisfatti – dice Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo – noi abbiamo già deliberato la vendita delle nostre quote, mentre il Comune ha detto di preferire mantenerne una parte così da avere una rappresentanza nel consiglio di amministrazione, tramite l’atto di indirizzo approvato in giunta a cui seguirà entro un mese l’atto di Sala delle Lapidi. Il presidente della Provincia, Giovanni Avanti, ci ha invece rassicurati sul fatto che in tempi brevi arriverà il via libera di giunta e consiglio. Tutti gli enti pubblici sono stati d’accordo, così come Confindustria Palermo. Proporremo al presidente Modica di riunire il cda per convocare nuovamente l’assemblea dei soci a breve”.

E la nuova riunione potrebbe tenersi il 10 maggio, quando cioè sia il Comune che la Provincia avranno deliberato ufficialmente il via alla privatizzazione. Palazzo delle Aquile, infatti, si è limitato a un atto di indirizzo della giunta mentre la Provincia ha deliberato in giunta solo nel pomeriggio di oggi, dopo l’assembla dei soci. Orlando e Avanti, comunque, si sarebbero impegnati a portare a casa il disco verde alla privatizzazione entro un mese.

Se tutto andrà per il verso giusto, si procederà alla nomina di un advisor che dovrà stabilire il valore delle quote e predisporre le procedure per la vendita ai privati. “Il processo di dismissione delle quote societarie – sottolinea il presidente Avanti – servirà ad individuare un socio privato in grado di predisporre ed effettuare nuovi investimenti per il rilancio e lo sviluppo dello scalo palermitano, con un trend di traffico in forte crescita e che viene classificato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra i dieci aeroporti più importanti del territorio nazionale. Preferiremmo comunque non dismettere l’intero pacchetto azionario, ma il Consiglio provinciale è sovrano. La nostra mission istituzionale – continua Avanti – era quella di sostenere lo sviluppo dell’aeroporto per implementare le infrastrutture del territorio. Questo obiettivo si può ritenere raggiunto e la missione conclusa. L’attuale compito invece è quello di attrarre investimenti privati per avviare un nuovo sviluppo del territorio con positivi risvolti economici ed occupazionali”. “Bene fa il presidente Avanti a precisare che il consiglio è sovrano – commenta Gaetano Lapunzina del Pd – proprio in ragione di ciò non si comprende a che titolo egli abbia espresso in seno all’Assemblea dei Soci la volontà di avviare il processo di privatizzazione, dimenticando che l’Organo consiliare, nella fase di ricognizione delle partecipate, ha deciso di mantenere la proprietà delle azioni. Una Amministrazione che è ad un mese dalla scadenza del mandato, in una prospettiva di superamento dell’Ente, dovrebbe astenersi dall’assumere impegni che sono al di fuori del suo assai limitato raggio di azione”.

“Abbiamo chiaramente fissato alcuni paletti – ricordano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Cesare Lapiana – per evitare che la cessione di una parte delle nostre azioni diventi una svendita, come troppo spesso avvenuto nella storia siciliana ed italiana nei processi di privatizzazione. Per l’amministrazione comunale, sul piano economico è indispensabile che la vendita avvenga ad un prezzo tale da garantire almeno un introito pari a quanto investito nel tempo e sul piano della strategia non può che essere inserita e finalizzata ad un piano di sviluppo dello scalo e all’acquisizione di nuovi collegamenti, sinonimo di garanzie occupazionali per i lavoratori e opportunità di sviluppo per il territorio”.

I SINDACATI
La Cgil e la Filt Cgil di Palermo chiedono un incontro urgente con il sindaco di Palermo, il presidente della Provincia e la Camera di Commercio per avere chiarimenti sulle procedure avviate per la privatizzazione della Gesap. “Sono procedure a nostro avviso sbagliate e frettolosamente redatte”, dichiarano il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà e il segretario della Filt Cgil Gaetano Bonavia. Cgil e Filt contestano il fatto di aver appreso solo a mezzo stampa che il comune di Palermo ha approvato un atto di indirizzo per la vendita di parte del proprio pacchetto azionario di Gesap e della decisione della Camera di commercio e della Provincia di vendere tutta la loro quota di partecipazione. “Non è accettabile che le organizzazioni sindacali vengano a conoscenza di tali provvedimenti dai mezzi di informazione – aggiungono Calà e Bonavia – noi pensiamo che non si possa fare cassa con determinate scelte, non comprendiamo e non conosciamo quale strategia o piano industriale sia stato predisposto per la città di Palermo. In ogni caso vogliamo avere certezze occupazionali per tutti i lavoratori coinvolti e chiediamo un piano industriale di rilancio dell’aeroporto di Palermo che è strategico per la città e per il sistema economico di un pezzo importante di questa regione. L’aeroporto per Palermo è una infrastruttura fondamentale sulla quale il sistema pubblico non può non immaginare di avere un’ipotesi di sviluppo industriale”.

 

 

 

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