(RI) Gesip si ferma e con essa tutti i servizi che, contratto di servizio alla mano, i 1746 dipendenti svolgono per Palermo. I lavoratori della società di via Maggiore Toselli, infatti, si occupano di svariate materie che toccano da vicino la vita dei cittadini che, da oggi, potrebbe dover fare i conti con numerosi disagi. L’azienda si occupa, per esempio, della pulizia e della sanificazione degli uffici comunali ma anche di scuole elementari e asili nido, che potrebbero pertanto restare sporchi per gli ultimi giorni di lezione.
A chiudere i battenti, inoltre, potrebbero essere anche la piscina comunale, gli impianti sportivi in genere, alcuni siti turistici e perfino gli edifici pubblici, fra i quali proprio Palazzo delle Aquile, presso i quali i lavoratori Gesip operano come portieri e in parte anche come elettricisti, idraulici e muratori per la manutenzione ordinaria. Parchi, giardini e aree verdi potrebbero essere lasciati a se stessi dal momento che l’azienda, con 400 operai, si occupa della cura del verde pubblico alto meno di due metri e mezzo. A veder crescere l’erba, senza che nessuno la tagli, sarebbe non solo il prato del Foro Italico ma anche piazza Magione, Villa Pantelleria e Case Rocca, dentro la riserva della Favorita.
Tra le strutture che pagheranno lo scotto dello stop ai servizi va annoverato anche il cimitero dei Rotoli, presso il quale un centinaio di lavoratori si occupa praticamente di tutto: dai trasporti funebri al portierato, passando per la pulizia dei viali, le tumulazioni, le cremazioni e le esumazioni e il canile municipale, dove i dipendenti Gesip fanno non solo gli accalappiacani ma anche gli assistenti veterinari, oltre a occuparsi della pulizia degli animali e delle loro gabbie. Insomma, uno black-out che potrebbe mandare in tilt alcuni servizi essenziali per città. A questi, vanno aggiunti anche i servizi resi dalla società satellite Gesip servizi, che con un centinaio di persone gestisce la Città dei ragazzi e il trasporto dei bambini disabili alle scuole.