"Gesip, giunta rinviata | Piscitello è un calunniatore" - Live Sicilia

“Gesip, giunta rinviata | Piscitello è un calunniatore”

Il governatore replica all'articolo di Live Sicilia: "Consideravo inopportuno l'incontro con i lavoratori, ma me lo ha chiesto il Prefetto per ragioni si sicurezza. Non ho fatto altro che confermare gli impegni presi due mesi fa. L'Mpa? Fornirò loro la lista dei 500 incarichi di Lombardo in piena campagna elettorale".

ROSARIO CROCETTA
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PALERMO – “Se i dipendenti Gesip provano affetto per questo presidente, io che posso farci?”. Rosario Crocetta replica così all’articolo di oggi col quale Live Sicilia ha raccontato e documentato la presenza di decine di volantini del Megafono nel corteo dei lavoratori della società partecipata. “Quello che avete descritto – precisa Crocetta – è un fatto che non dipende di certo dalla mia volontà. Del resto, io ieri agli operai Gesip non ho fatto altro che ripetere le cose che dico da due mesi: cioè che troverò dieci milioni per sistemare la situazione”.

E il presidente precisa anche i contorni dell’appuntamento di ieri. “Devo ammettere che mi sono, in un primo momento, posto il problema: non ero così convinto di incontrare i lavoratori. Ma sono stato invitato dal Prefetto, che era presente all’incontro. Mi ha consigliato di accogliere i lavoratori, anche per evitare disordini. Non capisco quindi la polemica, considerando anche il fatto che ho deciso, proprio al fine di evitare speculazioni, di spostare a dopo le elezioni la giunta di governo nella quale avremmo dovuto mettere mano alla situazione Gesip. Interverremo dopo le elezioni”.

Eppure, stamattina il Partito dei siciliani ha addirittura presentato un esposto in Procura sulle presunte manovre pre-elettorali del governo: “Voi – replica Crocetta – scrivete che quei volantini sarebbero il segno di una Sicilia vecchia. Io penso invece che lo siano certe dichiarazioni e certi articoli. Noi abbiamo affrontato il problema Gesip come tutti gli altri problemi della Sicilia, nell’ambito di una strategia complessiva, che punta a intervenire in tutti i luoghi colpiti maggiormente dalal crisi. Se poi qualcuno ritiene che questo non vada fatto, dovrebbe anche spiegarmi il perché”.

Ovviamente, la critica maggiore è strettamente legata al periodo caldo, così prossimo alle elezioni. Ma il governatore spiega: “Mi sembra assolutamente normale che un governo che fa cose buone crei consenso attorno a sé. Cosa dovremmo fare, creare dissenso? Forse, secondo voi – insiste – dovremmo tenerci la Sicilia che ha consentito di mettere a ferro e fuoco Palermo? Che ha causato le manifestazioni, paralizzato il traffico? Se sono intervenuto, è perché il Prefetto mi ha chiesto di scongiurare un’emergenza e un pericolo pubblico incombente. Che avrebbe potuto turbare la vita democratica della città proprio in vista delle elezioni”.


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