Gesip, l'accordo romano basta| Evitata la modifica dell'accordo - Live Sicilia

Gesip, l’accordo romano basta| Evitata la modifica dell’accordo

La Regione conferma che l'accordo firmato a Roma l'11 aprile è sufficiente a far partire il piano del Comune. Non sarà necessaria quindi la modifica dell'accordo quadro sugli ammortizzatori sociali, ma l'azienda specifica: "Attendiamo alcuni passaggi formali per la materiale erogazione della cassa integrazione".

IL COMUNE PREPARA IL RIENTRO IN SERVIZIO
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PALERMO – Nessuna modifica dell’accordo quadro sulla Cig in deroga: il protocollo d’intesa firmato a Roma per la Gesip basta a dare il via al piano di Palazzo delle Aquile. A confermarlo è l’assessorato regionale al Lavoro che ha così risolto l’ultimo, grande dubbio della vertenza che coinvolge quasi 1800 lavoratori.

Dopo la firma dell’accordo romano, datata 11 aprile, non vi era infatti certezza sulla necessità di un passaggio “palermitano”, ovvero della modifica dell’accordo quadro sugli ammortizzatori sociali con le parti sociali e datoriali. Un ulteriore tassello che avrebbe potuto provocare tensioni in piazza e soprattutto far sorgere altre resistenze, specie sul versante delle imprese, eventualità assai temuta anche a piazza Pretoria.

Ma, come spiegano dalla Regione, l’accordo stipulato al ministero, alla presenza della Fornero, “costituisce autorizzazione a derogare all’accordo territoriale”. Il che significa, in poche parole, che il piano elaborato dal Comune e avallato anche dall’Inps, potrà essere subito applicato prevedendo dal 2 maggio il ritorno in servizio dei lavoratori, a cui sarebbero garantiti sei mesi (più altri sei) di cassa integrazione che coprirebbero così tutto il 2013.

Adesso, quindi, è partita a piazza Pretoria una vera corsa contro il tempo per organizzare la macchina comunale affinché tutti i lavoratori dal 2 maggio rientrino in servizio. “Facciamo riunioni ogni due giorni – dicono da Palazzo delle Aquile – con tutti i settori interessati e rispetteremo i tempi”. Dalla Regione si attende, invece, il decreto che recepisca l’accordo romano.

LA NOTA DELL’AZIENDA
“Per l’erogazione della Cig ai lavoratori occorrono ancora dei passaggi formali che non dipendono da Gesip e che l’azienda deve solo recepire una volta effettuati da altri soggetti – specifica l’azienda in una nota – possiamo fare quello che dipende da noi. Nel momento in cui saremo in condizione, ci attiveremo con la massima sollecitudine per far sì che venga erogata la cassa integrazione ai lavoratori”.

LA POSIZIONE DI ASIA-UGL
“È bene precisare per l’ennesima volta, senza far fede alle solite dicerie strumentali – dice Salvo Barone di Asia e Ugl Terziario – che necessita obbligatoriamente un passaggio presso l’Upl tra azienda, organizzazioni sindacali aziendali, Regione e Italia Lavoro. A seguito della sottoscrizioni di questo accordo si determina solo la identificazione di lavoratore in cassa integrazione in deroga. Rammentiamo che da gennaio ad aprile 2013 saremo in Cassa integrazione in deroga “regolare” retribuiti senza lavoro. Da maggio 2013 fino al massimo dicembre 2013, e non più quattro anni, i lavoratori saranno utilizzati direttamente dal Comune attraverso la legge 468/97 in servizi di utilità pubblica per 20 ore settimanali. Per questo periodo non esisteranno livelli aziendali. Gli importi per tutto il periodo sono e saranno quelli determinati dalla cassa integrazione, ovvero circa 950 euro lordi mensili (860 euro nette) più eventuali assegni familiari. Grosso problema è il tempo di erogazione del primo periodo di cassa pura, considerato che la nuova legge sugli ammortizzatori in deroga, non consente anticipazioni da parte dell’Inps. Abbiamo già chiesto al Sindaco di proporre all’Inps di anticiparci le somme da quei 15 milioni di euro che il Comune, in unica soluzione, verserà a favore dell’Inps per il periodo di cassa lavoro (maggio-dicembre). Non abbiamo firmato alcun accordo col Comune, solo una intesa sul percorso che prevedeva la condivisione dell’applicazione di cassa in deroga e un periodo, non identificato, necessario per poter applicare una soluzione.strutturale e risolutiva per il futuro. Quindi bisogna attendere la pubblicazione dell’accordo romano, che dovrebbe avvenire oggi, per ricevere la convocazione dall’Upl, la convocazione dal comune per definire il.percorso del 2013 e condividere le iniziative per il futuro e, nel frattempo riproporre all’Inps di anticiparci le somme gennaio-aprile. Ancora tanta pazienza e tenacia”.

 


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