“Domani io resterò a Palermo per pregare Santa Rosalia. I miei assessori, invece, andranno a Roma in ginocchio dal governo”. La battuta di Leoluca Orlando la dice tutta sull’importanza del vertice che si terrà domani nella Capitale, tutto dedicato alla vicenda Gesip. Una bomba, quella dell’azienda partecipata del comune di Palermo, che da più di un anno sembra sul punto di esplodere ma che finora, tra proroghe e varie promesse, è rimasta solo una temibile minaccia.
Il vicesindaco Ugo Marchetti e l’assessore alle Aziende Cesare Lapiana andranno a Palazzo Chigi a contrattare con il sottosegretario per la Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e i ministri Cancellieri e Passera. L’obiettivo è sempre quello: far passare un piano quinquennale, con dotazione a scalare, che metta in sicurezza i posti di lavoro ed eviti una vera e propria emergenza sociale che riguarda 1800 famiglie. Salvaguardare i dipendenti, quindi, per poi intervenire sull’organizzazione della società e renderla pienamente funzionante. Il tutto con i sindacati che premono per una soluzione della vicenda. “La prossima settimana – afferma Lapiana – incontreremo tutte le organizzazioni sindacali della Gesip, per illustrare i risultati di questo primo incontro e concordare con loro i passaggi successivi”.