22.42 “È durato oltre 2 ore l’incontro al Ministero dell’Interno con tre Prefetti incaricati di studiare e conoscere la situazione finanziaria del Comune nel suo complesso per preparare il lavoro del tavolo che si riunirà martedì. È stato un incontro molto positivo perché ci ha permesso anche di illustrare i dettagli del piano a lungo termine per dare ai cittadini servizi efficienti sostenibili finanziariamente”. Questo quanto si legge in una nota del sindaco Leoluca Orlando.
20.47 Continuano a protestare a Palermo gli operai della Gesip, che stamattina hanno occupato simbolicamente la cattedrale. Un gruppo si trova anche sul tetto della Chiesa; altri invece continuano a manifestare nel piazzale antistante. I lavoratori non intendono lasciare il Duomo fino a quando non avranno risposte sul loro futuro occupazionale (la proroga al contratto di servizio tra partecipata e il Comune è scaduto il 31 agosto e il governo non ha sbloccato 5 milioni di euro assegnati alla Gesip da un’ordinanza della protezione civile i maggio, che avrebbe consentito una miniproroga e 1.805 operai sono senza paga e lavoro da sabato). In piazza si è respirato un clima di tensione, gli operai sono esasperati, mentre le forze dell’ordine in assetto antisommossa continuano a presidiare il portico, l’ingresso della cattedrale. Alcuni lavoratori per protesta hanno anche iniziato uno sciopero della fame. Pietro Giannotta del sindacato Cisal è uno di loro: “Sappiamo che a Roma si sta tentando di sbloccare – afferma il sindacalista – ma noi da qui non ci muoviamo fino a quando non avremo notizie ufficiali. Il parroco ci ha intimato di lasciare la Chiesa altrimenti ci avrebbe fatto caricare. Siamo qui a protestare pacificamente, tutto questo é inaudito”.
18.50 Le organizzazioni sindacali Asia e Ugl, in merito ai lavori preparatori del tavolo interministeriale previsti per questa sera al Viminale, dove il sindaco Orlando e gli assessori comunali Lapiana e Abbonato incontreranno i funzionari del Ministero dell’Interno, auspicano che in questa occasione si possano subito sbloccare i 5 milioni di euro previsti dalla ordinanza di Protezione Civile, in modo che possa cessare la protesta e consentire il ritorno dei dipendenti Gesip al lavoro per i servizi essenziali della città di Palermo. In caso contrario, la protesta proseguirà ad oltranza nel presidio alla Cattedrale dove il gruppo di lavoratori salito sul tetto è pronto a restare.
18.46 “Per evitare il rincorrersi delle voci e delle interpretazioni, riteniamo che una delegazione qualificata dei sindacati possa partecipare al tavolo interministeriale di martedì prossimo”. Lo afferma Pietro La Torre, segretario regionale Uiltucs, in merito alla riunione convocata a Roma per affrontare la situazione dei lavoratori della Gesip. La Torre ha inoltre inviato una lettera ai leader nazionali di Pdl, Pd e Udc, Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini, ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per chiedere un impegno in favore della vertenza : “Bisogna superare le distonie e le indifferenze che ancora oggi registriamo – scrive La Torre – per lavorare ad una soluzione che salvi i servizi della città ed una prospettiva di vita per le famiglie degli occupati in Gesip, avendo chiaro che non servono comunicati ottimisti o discorsi minacciosi ma un plausibile discorso di salvataggio. Con la coscienza di non ripercorrere gli errori del passato – prosegue la lettera – che vanno certamente rinnegati, va in ogni caso trovata una soluzione. Il tavolo di crisi interministeriale deve riavvicinare le posizioni e produrre una proposta seria e credibile di riorganizzazione su cui chiamare al confronto le Organizzazioni Sindacali nel più breve tempo possibile”.
18.03 Durante il tentativo di irruzione degli operai della Gesip, questa mattina, nella Cattedrale di Palermo, un agente dei carabinieri in tenuta antisommossa è rimasto livemente contuso a un braccio. L’uomo è stato subito soccorso e medicato. Nella tarda mattinata un gruppo di manifestanti ha avuto accesso al Duomo, e dopo aver parlato con padre Filippo Sarullo, ha deciso di occupare simbolicamente la Chiesa, mentre altri operai sono saliti sul tetto.
17.55 Il tavolo interministeriale per la Gesip è stato convocato per martedì alle 11.30 a Palazzo Chigi. Ecco il comunicato di Palazzo delle Aquile, firmato da Leoluca Orlando: “Il Governo ha confermato pochi minuti fa, con un fax inviato da Palazzo Chigi a Palazzo delle Aquile, la convocazione, per martedì prossimo alle 11.30, del tavolo incaricato di affrontare la situazione finanziaria del Comune di Palermo e dei lavoratori della Gesip. Al tavolo sono stati invitati a partecipare la stessa Presidenza del Consiglio – Dipartimento per la Protezione civile, e i Ministeri per la Coesione Territoriale, per la Pubblica Amministrazione, dell’Interno, dell’Economia, dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle politiche sociali e poi la Regione Siciliana e ovviamente il Comune di Palermo. In quella sede, il Gruppo di lavoro per le problematiche degli Enti Locali, si occuperà “della situazione finanziaria del Comune di Palermo e dei lavoratori della Gesip”. Questa sera alle 19 parteciperò ai lavori preparatori del tavolo, con l’assessore Lapiana e l’assessore Abbonato, in un incontro con i funzionari del Ministero dell’Interno presso il Viminale”.”.
15.10 Fuori dalla Cattedrale, invece, un gruppo di operai della Gesip hanno bloccato Corso Vittorio Emanuele, mandando in tilt il traffico, mentre un gruppetto è salito su una terrazza della chiesa. Gli operai gridano “Vogliamo il lavoro”.
14.30 I lavoratori stanno incontrando il parroco chiesa, padre Filippo Sarullo, e non intendono andare via fino a quando non avranno risposte sul loro futuro. Due dipendenti della Gesip hanno deciso di cominciare lo sciopero della fame. Dice Antonino Leto, operaio Gesip di 36 anni: “Ho tre bambini piccoli. Il lavoro è un diritto, non andremo via da qui se non avremo risposte”. Piero Giannona della Cisal aggiunge: “Basta con notizie frammentate, ci dicano chiaramente quale sarà il nostro futuro nel bene o nel male. Insieme a Filippo Giaconia ho deciso di cominciare lo sciopero della fame”. Per il segretario regionale della Fisascat Cisl Mimma Calabrò: “Serve un’operazione verità, non si può giocare sulla pelle dei lavoratori. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti”. Nel pomeriggio nella Cattedrale è in programma la celebrazione di un matrimonio.
13.30 Una ventina di operai è asserragliato dentro la Cattedrale di Palermo. Agenti della Digos di Palermo starebbero trattando con i lavoratori per far sgomberare il luogo di culto. Un cordone di forze dell’ordine, in assetto antisommossa, è schierato di fronte l’ingresso della Cattedrale. Ai turisti non resta che scattare qualche foto dall’esterno con i manifestanti sullo sfondo e ascoltare da fuori le spiegazioni delle guide. “Non ho capito cosa succede – dice un turista francese in visita in città- Penso che protestano per la crisi come in altre parti d’Europa. Avremmo voluto visitare la Cattedrale, peccato non aver potuto farlo”.
13.10 Un cinquantina di operai Gesip si trova a piazza Pretoria e costringe i vigili a deviare il traffico già a partire da piazza Verdi verso via Cavour. Sempre davanti al palazzo comunale un gruppetto formato da una decina di lavoratori si è soffermato per una ventina di minuti a colloquio con il consigliere comunale dell’Idv Nadia Spallitta per discutere delle possibili soluzioni da adottare per porre rimedio alla situazione.
In attesa della delibera del consiglio dei Ministri, gli operai Gesip continuano le proteste a Palermo. I dipendenti dell’azienda partecipata del Comune, senza lavoro e senza paga dal 1 settembre, continuano a manifestare il proprio dissenso per la situazione di stallo che si è creata, con i 5 milioni attesi che ancora non sono stati sbloccati.
La mobilitazione della Gesip oggi sta operando su due fronti: un collettivo è riunito a piazza Pretoria, dove la situazione è sotto controllo. Un po’ più problematico invece l’altro versante della protesta: un presidio ha tentato di occupare la Cattedrale di Palermo e all’arrivo dei poliziotti si sarebbe creata una situazione di tensione. Si aspettano nuovi risvolti nelle prossime ore.