Pronte le linee guida per salvare la Gesip. Il vertice a tre tenutosi stamane tra il prefetto Umberto Postiglione, il commissario Luisa Latella e il governatore siciliano Raffaele Lombardo, seguito dall’incontro con i sindacati, ha definito uno schema di massima che sarà portato giovedì a Roma presso la Protezione civile.
Il piano vero e proprio di riorganizzazione di tutte le partecipate ancora non c’è, ma intanto è stato insediato un tavolo tecnico Comune-Regione che dovrà provvedere alla sua stesura in tempi brevissimi. Il via libera ai dieci milioni di euro necessari per tirare avanti fino a luglio dovrebbe arrivare senza problemi dal prefetto Gabrielli, visto che le incomprensioni tra Palazzo delle Aquile e Palazzo d’Orleans sembra siano state del tutto superato anche grazie alla mediazione di Postiglione. Se giovedì dovesse quindi arrivare il benestare dalla Capitale, i lavoratori potrebbero rientrare dalle ferie forzate e dormire sonni tranquilli almeno fino al 30 giugno.
“Abbiamo lavorato a questo piano non facile da fare per carenza di risorse visto che il Comune di Palermo non ne dispone di proprie”, ha detto la Latella. “Oggi si è raggiunto un punto di equilibrio su un piano per la società – ha aggiunto – si è fatto un passo in avanti importante, c’è un’unità d’intenti e credo quindi che i lavoratori si possano rasserenare”.
Ma cosa prevedono le linee guida? Fondamentalmente tre cose: i dieci milioni per la proroga, il reperimento di nuove risorse per garantire la sopravvivenza della società fino al 31 dicembre e la predisposizione di un piano che comprenda tutte le partecipate del comune e faccia i conti con le liberalizzazioni e le privatizzazioni che saranno obbligatorie per legge a partire dal 2013.
Durante l’incontro, definito “sereno e cordiale” dai partecipanti, Lombardo ha anche annunciato l’intenzione della Regione di affidare nuovi servizi alla Gesip in materia ambientale, per il recupero e la bonifica di fiumi e parchi del capoluogo, che necessiteranno anche di un’adeguata formazione per la riqualificazione del personale finanziata con fondi europei. In pratica, dunque, una nuova iniezione di liquidità che coprirebbe il secondo semestre dell’anno senza gravare sulle dissestate casse di Palazzo delle Aquile.
“Siamo molto soddisfatti – commenta Salvo Barone di Asia – è emerso il dato che ci aspettavamo. C’è molto ottimismo in vista della decisione della Protezione civile, e c’è anche una disponibilità della Regione per ulteriori servizi. Abbiamo anche ricevuto rassicurazioni su lavoratori sia per i servizi strumentali che per quelli pubblici locali che faranno parte di piano del riordino. Noi continuiamo a proporre, come facciamo ormai da un anno, due società consortili per i servizi strumentali e quelli pubblici locali per tutti i dipendenti di tutte le società, risparmiando così l’iva e abbattendo i costi di un quinto”. “Al ritorno da Roma – dice Piero Lo Cicero della Filcams Cgil – saremo riconvocati, o il giorno stesso o quello dopo. Vedremo cosa succederà”.