Gestori sale da gioco |Arriva il vademecum - Live Sicilia

Gestori sale da gioco |Arriva il vademecum

Il decreto Balduzzi affronta con una nuova regolamentazione il gioco d’azzardo, approcciandosi a una delle problematiche più delicate degli ultimi decenni: la ludopatia, divenuta malattia riconosciuta ufficialmente dallo Stato e inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).

Il decreto balduzzi
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CATANIA – Cambiano le regole per gli amanti del gioco d’azzardo. Per prevenire le varie forme di devianza legate al tavolo verde e alle attività del gioco, infatti, dal 1° gennaio 2013 i “gestori di sale e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, ovvero di scommesse su eventi sportivi, ippici e non sportivi” saranno obbligati a esporre “il materiale informativo predisposto dalle Aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei Servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al G.A.P (gioco d’azzardo patologico)”.

Il decreto Balduzzi affronta con una nuova regolamentazione il gioco d’azzardo, approcciandosi a una delle problematiche più delicate degli ultimi decenni: la ludopatia, divenuta malattia riconosciuta ufficialmente dallo Stato e inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). «Una patologia – spiega il Commissario Straordianario dell’Asp di Catania Gaetano Sirna – che rappresenta una delle piaghe più pericolose del nostro tempo. Puntare denaro a poker o attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, ma anche al lotto e superenalotto può creare una dipendenza simile a quella da stupefacenti, causando danni ingentissimi per i giocatori, per le famiglie e rivelandosi sempre più spesso anche anticamera dell’usura». Un disturbo del comportamento che rientra nell’area delle cosiddette “dipendenze senza sostanze” e che può compromettere diverse aree vitali della persona.

Segnali importanti e campanelli d’allarme sono l’aumento dell’indebitamento; la difficoltà a pagare i conti in tempo; la perdita del lavoro o la difficoltà a concentrarsi su di esso; il mentire ad amici e familiari; sentirsi sempre di cattivo umore o irritabili; pensare che continuare a giocare allevierà i problemi finanziari e sentire che il gioco è diventato padrone di te.

L’Unità Operativa Dipendenze patologiche dell’Asp Catania – diretta da Carmelo Mazza – in linea con le direttive del ministero della Salute, ha già predisposto il documento informativo, che potrà essere scaricato dai gestori interessati direttamente dal sito aziendale: «La mancata ottemperanza a tale disposizione – spiega Mazza – comporta sanzioni amministrative pecuniarie (fino a 50mila euro) irrogate nei confronti del titolare della sala o del punto di raccolta dei giochi. Il documento contiene le buone regole per evitare che il gioco diventi una malattia, un vademecum sui meccanismi delle macchinette – nate con l’obiettivo prevalente di fare soldi piuttosto che darne – e tutti gli indirizzi dei Servizi dell’Area dipartimentale delle dipendenze della Salute Mentale dell’Asp di Catania».

 

 


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