Un malore, poi il decesso| Giallo sulla morte di un poliziotto - Live Sicilia

Un malore, poi il decesso| Giallo sulla morte di un poliziotto

Alberto Conforti, 30 anni

Alberto Conforti, 30 anni, si è sentito male dopo una giornata in spiaggia ad Altavilla. Con la febbre alta è stato accompagnato al Policlinico, dove stamattina è deceduto. E' giallo sulla sua morte. I colleghi: "Fino a ieri mattina stava benissimo".

Palermo, il caso
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PALERMO – Era andato al mare dopo il suo turno di lavoro. Di sera la febbre alta, tanto da decidere di non uscire da casa. Stamattina la corsa in ospedale e poi l tragedia. Alberto Conforti, poliziotto del commissariato Oreto-stazione in via Roma a Palermo, è deceduto al Policlinico. Aveva soltanto trent’anni e la sua morte è adesso avvolta nel mistero.

Un ragazzo in piena salute, che giocava al calcio. “Ieri sera, tornato da una giornata al mare, ad Altavilla, – raccontano i colleghi di Alberto – ha detto al padre di sentirsi male, di essere stanco. Aveva la febbre alta ed è così rimasto a casa. Stamattina le condizioni non erano migliorate, i familiari l’hanno così trasportato in ospedale, dove gli è stata somministrata una prima terapia. A quanto pare si era ripreso, tanto da alzarsi. Poi, improvvisamente, si è accasciato e non ha più dato segni di vita”.

La vita di Alberto si è fermata in quel momento. Le cause della sua morte improvvisa sono sconosciute, i medici sospettano un caso di meningite, ma è ancora tutto da accertare. A fare chiarezza sarà l’autopsia, chiesta dagli stessi medici per fugare ogni dubbio. Sarà effettuata domani mattina presso l’istituto di medicina legale del Policlinico, dove la salma è stata trasferita.

“Non c’era nulla che poteva far pensare ad u problema di salute – aggiungono i colleghi poliziotti oggi arrivati di corsa al pronto soccorso –. Ogni settimana giocavamo al calcetto, aveva un fisico asciutto, atletico. E fino a ieri mattina, durante il turno di volante, Alberto stava benissimo”.

Per precauzione gli agenti che sono stati in contatto con il trentenne sono stati sottoposti ad alcuni controlli e ad un ciclo di un antibiotico specifico per la profilassi. “Siamo sotto choc – dicono – . Non riusciamo a spiegarci cosa gli sia successo, come abbia potuto contrarre una eventuale malattia infettiva. Siamo sconvolti. Domani speriamo di sapere la verità”.


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