Giarre, intese per il ballottaggio| Patanè si autosospende dal PD - Live Sicilia

Giarre, intese per il ballottaggio| Patanè si autosospende dal PD

L’accordo tra il Partito Democratico e Salvo Andò, in vista del ballottaggio giarrese, lacera il centrosinistra.

GIARRE. I giochi in vista del ballottaggio giarrese sono chiusi. I candidati in corsa alla poltrona di primo cittadino, Roberto Bonaccorsi e Salvo Andò, hanno depositato questa mattina la lista degli assessori designati in vista del secondo turno. L’unico accordo formale, ma per gli apparentamenti c’è tempo fino a domani, è quello tra Salvo Andò e il Partito Democratico. Una scelta che ha ulteriormente lacerato il centrosinistra cittadino portando all’autosospensione dal Pd dell’ormai ex candidato sindaco Salvo Patanè, ufficialmente entrato nella squadra di governo di Roberto Bonaccorsi.

L’apparentamento con Salvo Andò, in caso di vittoria, consentirà al Partito Democratico l’ingresso in consiglio comunale di Irene Leotta e Salvo Cantarella, entrambi in quota Cgil. A quel punto sarebbero tre gli esponenti del PD a sedere nel civico consesso insieme alla stravotata Tania Spitaleri che, con 439 preferenze, occuperebbe lo scranno più alto di via Callipoli 81.

Con la nomina di Leo Patanè e Mariano Samperi, che vanno ad aggiungersi a Salvo Vitale e Rosanna Greco, chiuso anche il cerchio attorno alle designazioni degli assessori. L’avvocato Leo Patanè, dunque, torna in ballo dopo l’amara esclusione dal consiglio comunale, nonostante i 425 voti raccolti. La sua lista, i Democratici Riformisti, non aveva superato infatti lo sbarramento del 5%. La nomina dell’ingegnere Mariano Samperi è invece riconducibile all’area formata da Alfio Lizzio e Nico Le Mura.

Nello schieramento opposto, come annunciato, entra ufficialmente Salvo Patanè che, in rottura con i vertici del Partito Democratico, ha trovato spazio nella squadra di governo di Roberto Bonaccorsi. A lasciargli il posto Biagio Andò, l’assessore designato in prima battuta. Insieme a Salvo Patanè, il dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Falcone” di Giarre, Antonino Raciti, già designato nelle scorse settimane, l’ex assessore alle politiche sociali, Giovanni Finocchiaro, in quota Pdl, e il medico Piera Bonaccorsi, espressione della lista RilanGiarre di Piero Mangano.

Non può essere liquidato in due righe lo scontro tutto interno al Partito democratico. Dura la lettera con la quale l’ex candidato sindaco del centrosinistra Salvo Patanè ha annunciato la sua autosospensione dal partito. In questa campagna elettorale, scrive nella lettera Patanè, “non mi sono accorto che nelle terze e quarte file c’era qualcuno che aveva lo scopo prioritario di regolare i conti: di pervenire ad una “pesatura” delle componenti interne”. Nessun nome ma le accuse sembrano indirizzate alla componente cgiellina del partito democratico.

“In questa visione di accanita concorrenza – prosegue Salvo Patanè – è ovvio che la scelta del candidato sindaco, si sia trasformata da preminente a residuale ed accessoria. In parecchie sezioni elettorali, infatti, il voto disgiunto in uscita insieme alla sua mancata espressione, è andato ben oltre la soglia fisiologica insita nella novità del voto confermativo”. Secondo l’ex candidato alla base di tutto ciò vi era un disegno ben preciso, confermato poi dai fatti.

“L’immediato apparentamento – scrive ancora Patanè – frutto di una contrattazione separata tra lo stesso Andò e altri livelli del Partito, e di cui sono stato reso partecipe solo ad accordi chiusi, è indicativo di un percorso sotterraneo estraneo ai candidati, ai militanti e agli elettori della coalizione. Una doppiezza di metodo che lascia sconcerto e amarezza”. E poco prima di annunciare la sua autosospensione Patanè spiega le motivazioni del suo distacco. “Di fronte a questo regresso inaccettabile della politica cittadina del Partito Democratico, imperniata su uno scontro interno tra le diverse componenti a geometria variabile, rivendico il diritto di esprimere autonomamente le mie scelte al ballottaggio”.

Città Viva e il suo candidato Angelo D’Anna hanno sembrerebbero decisi a non apparentarsi con nessuno dei due candidati. L’intesa più probabile alla vigilia sembrava quella con Roberto Bonaccorsi. Ma a meno di sorprese dell’ultima ora il gruppo civico ha deciso di non sostenere nessuno.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI