“Nei vaccini contro il covid ci sarebbero tessuti umani di feti abortiti“ e negli Stati Uniti una società ucciderebbe “dai 4 ai 5 mila bambini al giorno“ per poi utilizzarli come ingredienti per i farmaci sviluppati per fermare la diffusione del coronavirus. È il pensiero di Roberto Petrella, ginecologo no vax che ha partecipato ad una riunione tenutasi a Fabriano, in provincia di Ancora.
Al termine di questo incontro tra no vax sono state riscontrate 21 positività al Covid e 87 persone sono state poste in quarantena. Il ginecologo ha trovato ospitalità del parroco don Gino Pierosara, prete che lo scorso gennaio risultò positivo al Covid-19 dopo aver pranzato, infrangendo la legge, alla Casa del Clero di via Gioberti, innescando un cluster fra i sacerdoti della diocesi di Fabriano-Matelica e causando, successivamente, almeno quattro decessi (tre sacerdoti e una suora).
A questa riunione hanno preso parte almeno 100 persone, nonostante il limite massimo fissato a 70. Il ginecologo ha anche pubblicato un video sul proprio profilo Facebook, successivamente rimosso e caricato sul canale Telegram. Petrella, ormai radiato dall’ordine, ha ringraziato il parroco per aver permesso lo svolgimento della riunione, ma anche una professoressa “che ci ha ricordato Norimberga e i campi di sterminio, qualcosa che mi ha ferito il cuore”.