CATANIA – La giovanile del Pd attraverso una nota stampa interviene sulla querelle legata al possibile attracco della nave anti Ong al porto. I Giovani Democratici della Federazione di Catania desiderano esprimere il proprio sconcerto per l’approdo imminente della nave dell’organizzazione xenofoba e neofascista “generazione identitaria” al porto di Catania. La città di Catania si è laureata, nei fatti, come città dell’accoglienza. E’ successo già prima del 2013, quando dei bagnanti, colti alla sprovvista, si sono adoperati per recuperare le salme di 6 giovani migranti su cui il mare aveva avuto la meglio. La città di Catania rappresenta, da anni, un fulcro vivo di contaminazione culturale. Una città in cui le comunità di migranti sono riconosciute, organizzate e danno il proprio contributo per la costruzione di un futuro di pace per questa città. Le finalità di organizzazioni del genere non possono essere avallate, men che meno in un periodo storico in cui la paura del futuro lascia spazio a speculazioni retoriche di partiti ed organizzazioni reazionarie e nostalgiche che tentano di convincere i cittadini che un futuro dignitoso potrà essere costruito solo se tutti si impegneranno a far soccombere i più deboli. Se dei respingimenti devono essere effettuati, bene, questo è il momento di farlo. Non solo la politica, ma anche le istituzioni devono assumersi la responsabilità di trasmettere un messaggio di intransigenza rispetto a dei comportamenti illegittimi sul piano etico e legale. Il futuro costruito dai nostri padri ci consegna una società in cui viene legittimata la sregolata circolazione dei capitali, ma vengono arbitrariamente ostacolate le legittime aspirazioni ad un futuro migliore da parte di migliaia di esseri umani che vivono un’instabilità economico – politica spesso innescata da una dissennata globalizzazione economica.
Per questo motivo i Giovani Democratici della Federazione di Catania saranno presenti al presidio organizzato dalla rete antirazzista catanese e dalle altre associazioni sensibili al tema sul territorio. E proprio il 22 luglio, in occasione della direzione nazionale di questa organizzazione giovanile, proporranno di assumere una linea politica che guardi all’orizzonte dell’abolizione del reato di immigrazione clandestina ed al riconoscimento della piena dignità dell’essere umano, con la proposta di modifica del trattato di Dublino e della creazione di corridoi umanitari.
