Il 30 per cento dei palermitani | usa il cellulare mentre guida - Live Sicilia

Il 30 per cento dei palermitani | usa il cellulare mentre guida

Un automobilista alla guida mentre usa il telefono cellulare (Foto Federica Raccuglia)

LiveSicilia ha monitorato per un'ora il comportamento degli automobilisti all'incrocio tra piazza Castelnuovo, via Ruggero Settimo e via Emerico Amari. Risultato? Tre conducenti su dieci parlano al telefono mentre guidano, mandano sms, controllano i social network. Un trend preoccupante in città, dove sono in aumento gli incidenti stradali e i casi di pedoni investiti.

PALERMO – Il verde al semaforo è appena scattato, ma lei non si muove. Guarda fisso il display del cellulare, digita alacremente un messaggio, è concentratissima. Viene quasi presa alla sprovvista dal clacson del furgone alle sue spalle, che la avvisa di poter procedere. Alza lo sguardo, mantiene il cellulare fermo nella sua mano sinistra e, con la destra, svolta in via Emerico Amari, probabilmente in attesa del prossimo stop che le permetterà di continuare la conversazione virtuale.

E’ una dinamica che si ripete ad ogni incrocio cittadino, ad ogni fermata obbligata o, ancora peggio, durante ogni tragitto. Piede sull’acceleratore e telefono in mano per quasi la metà degli automobilisti palermitani, che nel corso di una mattinata trascorsa da LiveSicilia in pieno centro città, non smentiscono un trend che già lo scorso anno aveva messo in evidenza dati molto preoccupanti. In base alle statistiche di Aci ed Istat, infatti, nel 2014 più del venti per cento degli incidenti è stato provocato dall’utilizzo del telefonino alla guida e, al Sud, gli automobilisti imprudenti sono quasi il trenta per cento. E, in effetti, basta osservare il comportamento di chi attraversa l’incrocio di piazza Castelnuovo, cuore della città: nell’arco di un’ora, dalle 11,30 alle 12,30 di un venerdì mattina di fine agosto, su 162 mezzi in transito, tra scooter, camion, auto e motociclette, sono 54 le persone che guidano parlando al telefono o scrivendo sul cellulare.

Un occhio al telefono, uno alla strada. E gli automobilisti che non riescono a fare a meno del telefono sembrano essere, per la maggior parte, le giovani donne. Chi viaggia sulle due ruote, invece, indossa il casco ma non rinuncia al cellulare “incastrandolo” tra l’orecchio e l’imbottitura per continuare a tenere le mani sul manubrio. Ma c’è anche chi alla guida scatta foto, con tanto di “selfie”, o cerca qualcosa su internet: in questo caso, durante il nostro appostamento, si tratta prevalentemente di ragazzi con un’età dai 20 ai 25 anni.

Durante il nostro servizio in piazza Castelnuovo soltanto in quattro casi l’automobilista ha accostato per effettuare una telefonata. Una donna con accanto una bambina si è fermata nei pressi del Bingo di via Amari ed è ripartita dopo avere terminato la conversazione. Un uomo di mezza età, a bordo di una Fiat Punto, ha accostato nella stessa zona per passare il telefono alla moglie, seduta accanto a lui. Anche una donna sulla sessantina e un ragazzo di circa 30 anni hanno preferito fermarsi invece di usare lo smartphone al volante. In generale, però, la distrazione sembra farla da padrone e quella del cellulare è ormai una evidentissima ossessione anche in auto.

Una cattiva abitudine che, alla guida, rischia di far perdere di vista la strada anche per trecento metri, considerando che per inviare un messaggio sono necessari almeno dieci secondi. Un breve arco di tempo in cui può succedere di tutto, al punto da rendere l’uso del cellulare primo nella classifica delle cause degli scontri automobilistici: il telefonino nell’ultimo anno ha battuto la guida in stato d’ebbrezza e l’alta velocità.

E così, tra un sms, un messaggio in chat, una telefonata o una sbirciatina ai social network, gli automobilisti mettono in pericolo se stessi e i pedoni, più volte investiti a Palermo da conducenti distratti che non sono riusciti ad evitare l’impatto. Eppure l’utilizzo del cellulare è vietato dal codice della strada e prevede la cancellazione di cinque punti sulla patente, oltre alla sospensione da uno a tre mesi per i recidivi e alla multa tra i 148 e i 594 euro. Deterrenti che però non sembrano sufficienti e trasformano le strade della città in percorsi ad alto rischio e in scenari, fin troppo spesso, di drammatici incidenti.


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