PALERMO – La condanna di due palermitani risale soltanto di ieri (clicca qui per leggere il servizio), ma la truffa dei falsi diamanti continua a dilagare in città e in provincia. L’ultimo caso si è registrato a Sferracavallo: con l’arrivo della bella stagione, oltre ai bagnanti, nella borgata marinara si sarebbero spostati anche i truffatori. La donna finita nel mirino, stavolta, ha capito in tempo di essere finita nella loro rete ed il colpo è andato in fumo.
Il copione messo in scena è sempre lo stesso, ma raramente riconosciuto dalle vittime. Tre uomini fingono di essere di passaggio e aspettano il momento più opportuno per entrare in azione. Si tratta di un piano studiato in ogni dettaglio, in cui ognuno ricopre un ruolo già stabilito. Uno si fingerebbe un marinaio spagnolo, l’altro si presenterebbe come traduttore, il terzo come un esperto gioielliere.
Le loro modalità per far cadere in trappola il malcapitato sono collaudate da tempo e frutto di anni di specializzazione nel settore. Il presunto marinaio straniero, sbarcato da poco, manifesta la necessità di incontrare un gioielliere per vendergli dei diamanti. Non può portarli con sé in viaggio. Ed è proprio lui a spianare la strada ai complici.
Spesso ad essere presa di mira è una persona anziana, a cui viene alla fine proposto un affare che sembra irripetibile. D’altronde, il finto gioielliere valuta sempre i preziosi per migliaia di euro, mentre il terzo uomo è colui che riesce a rendere la situazione il più “appetibile” possibile.
I tre negli ultimi mesi sono stati segnalati nei pressi del porto di Palermo, in via Uditore e via Bernini, nella zona di corso Calatafimi e piazza Indipendenza e, in due casi distinti, ad Isola delle Femmine e a Mondello. Tutti e tre andrebbero in giro ben vestiti, in due indossano abiti scuri ed occhiali da sole. Identikit a cui non corrispondono ancora dei volti e dei nomi.
