Dal soprintendente ai nomi noti | Giunta, scelti i capi di gabinetto - Live Sicilia

Dal soprintendente ai nomi noti | Giunta, scelti i capi di gabinetto

In attesa di chiamare i fedelissimi, gli assessori individuano i dirigenti che dovranno aiutarli

Il nuovo governo
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PALERMO – Nella maggior parte dei casi sono dirigenti esperti e da tanti anni dentro la macchina regionale. A loro si stanno affidando gli assessori della giovane giunta Musumeci che dovrà presto lavorare alle tante emergenze di Sicilia. Tutti interni, i capi di gabinetto dei componenti del governo, così come la legge impone. E del resto, la mancata approvazione finora del bilancio consolidato, chiuderà ancora per un po’ le porte degli “esterni” nei vari uffici di staff.

E così, la figura del capo di gabinetto diventa fondamentale. Centrale. Vero “braccio destro”, in queste delicatissima fase, per i vari assessori. È il caso ad esempio del burocrate individuato dall’assessore ai Beni culturali Vittorio Sgarbi: il critico d’arte, già finito in mezzo a quale polemica, ha scelto come capo di gabinetto Sergio Gelardi, che in tempi recentissimi è stato dirigente generale al Turismo (ma nel curriculum fioccano gli incarichi analoghi in altri dipartimenti), è stato designato da Rosario Crocetta per guidare il cda di Riscossione Sicilia, infine ricopre attualmente il ruolo di Soprintendente di Palermo. A proposito di Turismo, anche Sandro Pappalardo ha deciso di affidarsi a una dirigente esperta come Lucia Di Fatta, che negli ultimi mesi ha guidato anche l’ufficio “informatica” della Regione siciliana e già in passato dirigente di quell’assessorato.

Individuata anche dall’assessore all’Economia Gaetano Armao la figura storicamente assai importante di capo di gabinetto di quell’assessorato: si tratta della dirigente Benedetta Cannata. Anche lei molto esperta e dirigente regionale da quasi 25 anni, è stata in passato già capo di gabinetto di un assessore al Bilancio: era il 2009 e quel ruolo, nel governo di Lombardo era rivestito da Michele Cimino. E’ stata poi anche capo di gabinetto viario di Massimo Russo, alla Salute e presidente di Serit Sicilia. Armao, poi, è un po’ più avanti degli altri e ha già individuato anche il capo della segreteria tecnica e il capo della segreteria particolare: rispettivamente Rita Patti e Donatella Milazzo.

Nel segno della continuità, invece, la nomina di Antonio Valenti come capo di gabinetto dell’assessore alla Formazione Roberto Lagalla. Continuità intesa in due sensi: Valenti infatti è stato un dirigente dell’Università di Palermo quando Lagalla era rettore. E recentemente ha collaborato come capo della segreteria tecnica e capo di gabinetto vicario con l’ultimo assessore al ramo del governo Crocetta: Bruno Marziano, prima di tornare all’assessorato dove, da un anno si occupa di politiche di coesione. L’altro assessore palermitano eletto con i Popolari e autonomisti, Toto Cordaro che guida il Territorio, quasi certamente indicherà un dirigente da tempo vicino come Giuseppe Battaglia, che recentemente si è occupato di rapporti internazionali e diplomatici per la Regione. In passato si è occupato principalmente di risorse umane e di acquisti all’assessorato alle Infrastrutture ed è stato vice capo di gabinetto dell’allora ministro all’Agricoltura Saverio Romano.

Ha scelto un catanese come lui, Marco Falcone, per guidare il proprio ufficio di gabinetto: si tratta del dirigente della protezione civile Salvatore Lizzio che in questi anni si è occupato di progettazione ed esecuzione dei lavori. L’assessore alle Infrastrutture ha poi puntellato lo stesso ufficio di staff con altri interni: Maurizio Maccarrone (proveniente dal Genio civile di Catania), Giovanni Terrana e Aldo Spanu. Anche l’altro assessore di Forza Italia, Edy Bandiera, oggi alla guida dell’Agricoltura, ha scelto un dirigente molto esperto: per Marcello Maisano, l’ultimo periodo alla Regione è stato assai turbolento. Qualche anno fa, infatti, un piccolo “guaio”: una condanna contabile (insieme anche all’allora assessore Mario Centorrino) per vicende legate alla Formazione. In tempi più recenti, però, sarà proprio la sua denuncia, insieme a quella dell’ex dirigente generale Ludovico Albert, a svelare uno scandalo: alcuni dipendenti regionali facevano transitare direttamente nei loro conti correnti i soldi pubblici. Il governo Crocetta ha inviato Maisano anche alla guida della ex provincia di Agrigento, ruolo dal quale Maisano si è dimesso presto, una volta registrata la grave condizione finanziaria in cui versava l’ente.

Durante il governo Crocetta, invece, Grazia Terranova ha rivestito il ruolo di responsabile dell’ufficio liquidazione della partecipate. Nel recente passato anche la nomina nel cda di Sviluppo Italia Sicilia. Una dirigente assai gradita all’ex governatore Rosario Crocetta che l’ha voluta nel proprio ufficio di gabinetto, anche col ruolo di capo di gabinetto vicario. Sarà lei il capo di gabinetto dell’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano. L’altro assessore Udc Vincenzo Figuccia, alla guida dell’Energia, non ha ancora ufficializzato il nome: ma il più “caldo” è quello di Pietro Sciortino, un esperto dei conti regionali, visto che per vent’anni ha svolto il ruolo di dirigente della Ragioneria generale dell’assessorato all’Economia.

“Quello è un ruolo delicato: ci voglio pensare ancora un po’” spiega il neo assessore agli Enti locali Bernadette Grasso. Ma al momento sono due i nomi più accreditati per il ruolo di capo di gabinetto: quelli dei dirigenti Margherita Rizza e Ugo Callari. E vogliono prendersi qualche altro giorno anche l’assessore alla Famiglia Mariella Ippolito e quello alla Sanità Ruggero Razza. In quest’ultimo caso, però, se non c’è un nome c’è già una specie di identikit. L’assessore fa sapere infatti che “privilegerà le funzioni specifiche del dirigente”. In pratica, il capo di gabinetto avrà una chiara esperienza nel mondo della Sanità, magari nei settori riguardanti il bilancio e gli acquisti. Infine dovrà essere già abituato ai rapporti diretti col Ministero della Salute. Potrebbe venire fuori da una azienda ospedaliera o sanitaria e quasi certamente sarà un palermitano. Per partire subito, insomma, in quel ruolo serve gente esperta.


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