PALERMO- “La vita è ingiusta, riposa in pace amico mio, rimarrai sempre nei nostri cuori e la tua musica continuerà a farti rivivere in noi e nella tua Milazzo”. Fiumi di messaggi e post sul profilo facebook di Giuseppe Tusa, 30 anni – nome da dj Giuppy Black – vittima dell’incidente avvenuto ieri sera al porto di Genova. Tra le vittime identificate, infatti, c’è anche lui. Giuseppe aveva 30 anni, abitava a Milazzo ed era sottocapo di seconda classe della Capitaneria di Porto di Genova. Ieri sera, si trovava sulla torre di controllo al momento dell’impatto. La porta-container, la Jolly Nero della compagnia Messina, ha urtato contro la palazzina piloti provocandone il crollo. Una manovra sbagliata risultata fatale per lui e per altre 7 persone, 4 i dispersi.
Non ci stanno i suoi amici, che dopo aver appreso la triste notizia, della sua morte, non riescono a farsene una ragione: “Ciao, amico mio – scrivono su facebook – ancora incredulo e scosso, vedo passare nella mente alcune istantanee di questi anni. Mai dimenticherò quel lungo viaggio in auto trascorso insieme, a raccontarci storie di vita, colme di nostalgia e desiderose di lasciare spazio ad un futuro più sereno”.
Ricordi che lasciano spazio a una carrellata di momenti trascorsi insieme prima dell’ultimo saluto: “Arrivederci amico mio, ricorda che aspetto ancora l’abbraccio grande grande che solo poche settimane fa mi avevi inviato, con la promessa di rivederci quanto prima”. “Purtroppo, nella tragedia del porto di Genova, un tragico destino ci ha fatto perdere un caro amico”, scrive qualcuno, pubblicando una foto insieme durante una serata in discoteca.
Conosciutissimo nella provincia di Messina per la sua passione di deejay, Giuseppe amava divertire i giovani con la sua musica ed era conosciuto, appunto, con il nome di Giuppy Black. “Non ho parole – si legge – solo lacrime per un amico che ho perso con la tragedia di Genova. Addio Giuseppe sarai sempre nel mio cuore Mr Dj”. Un amico gli scrive: “Riposa in pace, un giorno ci incontreremo in paradiso e faremo festa sempre. Addio amico mio”.
Ma c’è chi invece, pur non essendo suo amico, sentiva spesso parlare di lui e della sua musica: “Non ci conoscevamo di persona – scrivono – ma condividevamo le stesse passioni, ciao Giuseppe”. In un messaggio di dolore, l’incredulità dei suoi amici e compagni di avventura: “Tutto ciò è assurdo, proprio quando uno svolge il proprio mestiere è ancora più assurdo. Adesso mi mancheranno i tuoi messaggi delle varie serate che organizzavi, il tuo sorriso e la tua musica che sono sicuro continuerai a farci sentire anche da lassù. Ciao Giuppy…”.
