PALERMO – “Zero infortuni. È questo per noi il traguardo. E se qualcuno pensa che siamo degli illusi, sbaglia. Gli oltre cinquanta morti sul lavoro in Sicilia dall’inizio dell’anno, sono un fatto di inciviltà. Zero infortuni è l’obiettivo al quale tutti, forze sociali e istituzioni, dobbiamo puntare. In Sicilia e non solo”. Così Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl regionale, nel giorno in cui si chiude la campagna europea sui temi della sicurezza sul lavoro. E in vista della Settimana promossa dall’Agenzia europea sulla salute e contro gli infortuni, che si aprirà il prossimo 21 ottobre. Per Cappuccio “non è più tempo di parole e di promesse. Ogni giorno – ha aggiunto – muoiono in media tre persone mentre lavorano. Serve una svolta, vanno potenziati gli organici degli Ispettorati, troppo esigui. E assieme ai controlli, parallelamente, vanno realizzati investimenti in formazione e prevenzione. A cominciare dal mondo della scuola. E va incentivata la tecnologia della sicurezza”. La Cisl Sicilia, fa sapere il segretario generale, “chiede all’istituzione nazionale preposta, una decisiva attenzione anche sui temi della sicurezza, alle regioni del Sud”. Al governo regionale, che su questo fronte apra un “confronto per la definizione degli strumenti utili, compresi i meccanismi premiali e di penalizzazione in funzione delle condizioni di prevenzione e sicurezza”. Perché la salute di chi è al lavoro deve essere priorità di tutte le agende istituzionali. “Se così non sarà – ha aggiunto il segretario – sia
Cappuccio: "Premi e penalizzazioni per aumentare la sicurezza"
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