PALERMO – “Condizioni disumane” e tanta, troppa confusione. E’ quanto lamentano gli uomini del movimento “I Coraggiosi” di Fabrizio Ferrandelli, che hanno anche spedito una lettera al prefetto Antonella De Miro: “Altri avrebbero parlato di brogli”, scrive il presidente del movimento, Marco La Mantia.
Nella lettera al Prefetto, i Coraggiosi parlano, a proposito delle operazioni di scrutinio, di un “procedimento disumano per tutti coloro che a vario titolo stanno offrendo un servizio per la collettività. Dopo 18 ore di estenuante lavoro, e ulteriori 12 ore dalla chiusura dei seggi, sono soltanto 389 le sezioni chiuse su 600. Ci hanno segnalato – prosegue La Mantia nella nota – che le procedure indicate dal Comune non sono state seguite da tutti i presidenti, ma che ciascuno ha deciso in maniera autonoma come procedere, dando luogo a una difformità di dati e a continui riconteggi nonché attribuzioni doppie ai candidati sindaci, per via dei trascinamenti. A parti inverse, qualcuno avrebbe gridato ai brogli, ma non sono queste le cose su cui vogliamo porre l’attenzione”.
E non manca una critica alla legge elettorale tutta “sicula” varata in occasione di questa tornata di Amministrative: “Siamo vicini – dice il presidente dei Coraggiosi – a chi sta svolgendo un servizio per la città, e ci spiace sapere che alcuni sono stati colti da malore per le inumane condizioni che questa scellerata legge elettorale, unica al mondo, ha generato. Chiediamo pertanto – conclude – la massima attenzione da parte della Prefettura, affinché venga garantita la salute degli operatori, certi che tutti gli atti e gli adempimenti siano comunque rispettati secondo norma”.