MILANO – Un fatto grave si è registrato nei giorni scorsi davanti la sede di PizzAut, la pizzeria presso cui si realizza un importante processo di inclusione sociale e lavorativa di giovani ragazzi autistici.
A riferire l’accaduto è pagina dell’attività riferendo quanto appreso da alcuni clienti. Alcuni ragazzini, si sono collocati all’esterno del ristorante, nella parte del giardino e coperti dalle velature che circondano il perimetro del giardino stesso hanno incominciato a parlare rivolti ai clienti con uno strano camuffamento della voce, con voce artefatta di chi fa fatica ad articolare le parole hanno incominciato a intonare rivolti al ristorante “Gne, gne, gne… Gne, gne, gne…”
“Secondo chi li ha ascoltati – recita il post – sembrava volessero prendere in giro i ragazzi autistici che lavorano da PizzAut, simulando una difficoltà nella parola e peggio ancora. Niente di grave per l’amor del cielo. Vorrei solo dire ai ragazzini dello “Gne, gne, gne…” – continua il testo – che mentre loro facevano “Gne gne” dall’esterno, i ragazzi autistici che lavorano dentro il ristorante questa sera hanno cucinato e servito 210 persone, hanno fatto fatica, hanno lavorato, hanno sorriso, hanno vissuto, hanno fatto amicizie. Volevo ricordare a questi ragazzini del “Gne gne” che è vero che molti ragazzi autistici hanno difficoltà nel linguaggio, in primis mio figlio, ma che queste difficoltà non li fermano nell’affrontare sfide difficili senza mai nascondersi dietro ad un telo come invece hanno fatto loro”.
Poi arriva l’invito che suona come uno schiaffo: ad entrare, a conoscere la realtà e a mangiarsi una pizza, gratis.