PALERMO – Si chiama “Autismo 4.0: inclusione digitale e terapia immersiva” il progetto della Fondazione Casa del Fanciullo coordinato da Salvatore Seminara, rappresentante dell’Asp di Palermo nel cda della fondazione.
Ente che da anni si occupa di riabilitazione ambulatoriale, funzionale e sociale di pazienti affetti da patologie del neurosviluppo (Disturbi dello Spettro Autistico, in particolare), deficit Neurosensoriali, Patologie Neurodegenerative e Neuromuscolari dell’età evolutiva e dell’età adulta.
“Le tradizionali terapie tendono a consolidare approcci funzionali, ma hanno il limite di essere applicate in pochi contesti aggravando il deficit di comportamento adattivo a contesti sociali diversi dalla famiglia – si legge in una nota -. Per tale ragione la Casa del Fanciullo si è posta l’obiettivo di avviare presso il Centro di riabilitazione di Carini progetti sperimentali utilizzando le più moderne tecnologie (Realtà Virtuale, intelligenza artificiale)”.
Tra quelli già realizzati rientra il progetto “Autismo 4.0: Inclusione Digitale e Terapia Immersiva” coordinato da Salvatore Seminara.
“E’ stata realizzata una stanza immersiva terapeutica con tecnologia VR (Virtual Reality) – spiega Seminara – il cui scopo è creare una combinazione di stimoli sensoriali in grado di generare, nel cervello dell’utente, la percezione di un ambiente e di oggetti che vengono sentiti come reali. Il paziente avrà la sensazione di trovarsi in un ambiente comune e beneficiare di stimolazioni sensoriali che favoriscono lo sviluppo delle abilità emotive, relazionali e sociali, con la guida del personale del centro di riabilitazione. Già dalle prossime settimane è stata prevista l’implementazione, nei setting riabilitativi dei pazienti autistici, dei detti sistemi di realtà immersiva, idonei a fornire al bambino nuovi scenari visivi dove apprendere nuove strategie di comportamento e interazione sociale. L’obiettivo del progetto è rendere gli utenti con disturbo dello spettro autistico il più possibile autonomi nella vita quotidiana”.