Griccioli soddisfatto dell'Orlandina: |"Non era facile, mentalità giusta" - Live Sicilia

Griccioli soddisfatto dell’Orlandina: |”Non era facile, mentalità giusta”

Giulio Griccioli (foto sito ufficiale Orlandina)

Il tecnico toscano raccoglie buone indicazioni dalla sfida del Trofeo Sant'Ambrogio contro Trapani, soprattutto dal nuovo arrivato Burgess: "È un duro, da un giocatore così voglio esattamente questo".

basket - serie a1
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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Finale thrilling con una vittoria conquistata negli ultimi secondi: l’Orlandina dimostra di saper gestire bene le partite punto a punto, conquistando la finale del Trofeo Sant’Ambrogio dopo aver battuto Trapani in semifinale. Una sfida che dà a coach Giulio Griccioli delle indicazioni positive, soprattutto nella metà campo difensiva: “Siamo partiti con grande energia e con grande forza – ha dichiarato il tecnico dell’Orlandina – prendendo la partita per il verso giusto. Ci siamo disuniti a metà secondo quarto, facendo un po’ una partita di up and down, in concomitanza anche con l’infortunio di Archie. Lì loro si sono riattaccati, ma penso che abbiamo fatto delle buone cose. Si può fare di meglio in attacco mentre in difesa, a parte 2-3 distrazioni che dobbiamo evitare, siamo stati sulle regole. Questa è la cosa più importante”.

Da non disprezzare anche l’atteggiamento di una squadra che viene da un’ottima prova contro Varese, e che a Reggio Calabria si è saputa calare alla perfezione in un’impegno contro una squadra di categoria inferiore: “Quella di oggi, secondo me, è stata una partita non facile per l’atteggiamento – ha proseguito Griccioli -. Venivamo dalla sfida contro una squadra di A come Varese, ci poteva stare un minimo di relax, invece abbiamo fatto una partenza che poteva anche essere da 20-0. La squadra ha la mentalità giusta, l’abbiamo portata via nella maniera giusta. Tutto secondo copione”.

Risposte positive anche da Bradford Burgess, ultimo arrivato in casa Orlandina e alla prima apparizione con la canotta dei paladini. Per coach Griccioli il voto alla sua prestazione va sicuramente sopra la sufficienza: “Ha preso dopo tre minuti un colpo alla mano, si è lussato un dito, ma ha messo l’intensità e l’energia che vogliamo da un giocatore così. Poi magari a volte si può perdere in certe situazioni, ma è uno che sa dove stare in attacco e in difesa. È uno duro, tosto. Nell’ultima azione poteva far fallo, invece ha resistito nell’uno contro uno. L’avversario l’ha sfondato ma lui non si è spostato di un millimetro. Da un giocatore così vogliamo esattamente questo”.


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