PALERMO – Il Movimento cinque stelle è fuori dai ballottaggi in tutti i capoluoghi di Regione in cui si è votato ieri. Una debacle “aggravata” dall’affermazione a Parma dell’ex grillino Federico Pizzarotti e dal pessimo risultato ottenuto a Genova, la città di Beppe Grillo, dove il candidato Luca Pirondini è stato staccato di venti e quindici punti dai rivali del centrodestra e del centrosinistra.
I capoluoghi di Regione
E’ Leoluca Orlando, anche grazie alla legge elettorale siciliana che prevede la vittoria al primo col 40 per cento dei consensi, l’unico sindaco che quasi certamente verrà eletto alla prima tornata tra i Comuni capoluoghi di Regione.
A Genova, quindi, al ballottaggio vanno Marco Bucci (Centrodestra) col 38,7 per cento e Gianni Crivello (Centrosinitra) col 33,43. Il pentastellato Pirondini, come detto, si ferma al 18,09 per cento.
Anche a L’Aquila, quando siamo a metà dello spoglio, è lotta tra il Centrosinistra di Americo Di Benedetto, che ha sfiorato la vittoria al primo turno fermandosi di poco sotto il 47 per cento e il centrodestra rappresentato da Pierluigi Biondi che ha ottenuto il 35,02 per cento. I grillini di Fabrizio Righetti ottengono il 4,72 per cento, arrivando alle spalle anche di Carla Cimoroni candidata con una lista civica.
A Catanzaro, quando le sezioni scrutinate sono poco meno della metà, in testa è il candidato di centrodestra Sergio Abramo col 38,77 per cento, a seguire quello del centrosinistra Vincenzo Antonio Ciconte: 31 per cento. Anche qui, il M5S racimola percentuali molto basse: 5,59 per cento per Bianca Laura Granato, di gran lunga dietro al terzo dei candidati, cioè Nicola Fiorita (Lista Civica) col 24,63 per cento.
Gli altri centri
Quando lo spoglio è fermo poco sotto la metà delle sezioni, ottiene quasi il 55 per cento e sarebbe quindi eletto al primo turno sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani del centrodestra. Battuto nettamente il candidato Pd Fabrizio Cristofari, mentre il Cinquestelle Christian Bellicampi si ferma al 7,5 per cento.
A Parma, come detto, è l’ex grillino Federico Pizzarotti ad assicurarsi il ballottaggio, con quasi il 35 per cento: se la vedrà con Paolo Scarpa del Centrosinistra. Il M5S, nella città che aveva conquistato nelle scorse amministrative si ferma addirittura poco sopra il 3 per cento con Daniele Ghirarduzzi. A Verona Federico Sboarina del centrodestra certo del ballottaggio: quando mancano poche sezioni da scrutinare, testa a testa tra Patrizia Bisinella (candidata con la lista civica di Tosi) e Orietta Salemi. Favorita la prima. A Monza si respira di nuovo aria di bipolarismo: Dario Allevi (Centrodestra) e Roberto Scanagatti (Centrosinistra) si dividono quasi l’80 per cento dei voti (sfiorano entrambi il 40 per cento) e se la giocheranno al ballottaggio. A Taranto, quando siamo a un quarto dello spoglio, Stefania Baldassari del Centrodestra sembra certa del ballottaggio: se la vedrà probabilmente col candidato del centrosinistra Rinaldo Melucci. Più lontani e quasi certamente tagliati fuori dal secondo turno Mario Cito (Lista Civica) e Francesco Nevoli (M5S). I grillini, insomma, affondano anche in Puglia: a Lecce, dove si andrà al ballottaggio tra Mauro Giliberti del Centrodestra e Carlo Maria Salvemini del centrosinistra, il candidato M5S Fabio Valente si ferma al 6 per cento. Il Movimento di Grillo non riesce a raggiungere il ballottaggio in nessuno dei più grossi Comuni al voto. Una debacle.