“Si deve partire dalla Sicilia, si deve partire da lì. Avete dei grossi problemi: il più alto tasso di emigrazione, la mafia, poi, ce l’avete sbolognata noi. Adesso in Calabria sono tutti perfetti. La ‘ndragheta è a Milano la mafia è a Bergamo, Brescia e in Liguria. Deve essere una lotta senza quartiere. Ma noi – ha concluso Grillo – voliamo sopra”.
I grillini, al loro esordio, mettono subito le cose in chiaro: “Siamo fuori dagli schieramenti politici”. E sono trasversali le accuse rivolte ai prossimi candidati: “Ci hanno portato al dissesto e hanno il coraggio di candidarsi di nuovo”. A parlare è Riccardo Nuti, il candidato sindaco del Movimento a 5 stelle, che stamattina ha esposto in una conferenza stampa il proprio programma, che “resterà comunque aperto a nuove idee, fino alla fine di marzo” spiega Nuti.
Loro intanto, parlano di “un’amministrazione pulita, fuori dai soliti giochi e interessi economici. Come si può risanare il bilancio comunale se si continua a fare come negli ultimi dieci anni, in cui consiglieri di centro-destra e centro-sinistra hanno votato otto volte su dieci delibere fuori bilancio?”. Per risanare i conti del comune Nuti annuncia senza indugi tagli ai dipendenti: “Occorre una rivisitazione del personale comunale in termini qualitativi e quantitativi: non è possibile spendere 590 milioni di bilancio sui 770 a disposizione, solo per pagare gli stipendi dei 22 mila dipendenti comunali”. E ancora: “Mi stupisco – dice Nuti – del perché gli altri candidati non abbiano parlato dei gettoni di presenza. Ad ottenerli dovranno essere solo i consiglieri che avranno assistito almeno all’85% della seduta”.
I grillini chiedono già adesso di incontrare gli altri candidati a sindaco: “Se continuiamo a parlare solo di gossip non risolveremo mai nulla. Dovremo fare un confronto con tutti i candidati: li inviteremo a basarsi sulle idee di programma”. Niente pettegolezzi, dunque, ma ai giornalisti che gli chiedono un parere su Massimo Costa o Fabrizio Ferrandelli, Nuti risponde comunque: “Non è tanto il fatto di essere coetaneo o essere giovane. Se dietro di sé Costa ha un Giulio Tantillo alle spalle non possiamo pensare a un cambiamento reale. A Tantillo sono diventati i capelli bianchi all’interno del consiglio comunale, non scherziamo”; sul vincitore delle primarie il candidato del movimento afferma che “non si può votare un candidato appoggiato dai Cracolici e i Lumia che hanno fatto l’alleanza con Lombardo al governo della Regione”.
Sui partiti però, Riccardo Nuti, non fa distinzioni: “Noi speriamo di arrivare al ballottaggio ma la filosofia del movimento è quella di non allearci con nessuno di questi partiti, che sono lontani dal nostro programma. Noi non sommiamo voti per interessi personali o per spartirsi le poltrone”. La nostra è una lista fatta da persone che hanno delle competenze, che si sono messi a disposizione della città per mettere a punto un progetto serio, non sono ragazzini. Hanno mediamente 35 anni di età e sono per il 30 per cento donne”.
A sostenere il movimento fondato dal comico genovese, anche l’attore palermitano Claudio Gioè: “Ringrazio il Movimento a 5 stelle che mi dà la possibilità di non scegliere il meno peggio. Non credo più nella rappresentatività dei partiti politici e pretendo che ad amministrare vadano i cittadini, cioè noi, che dobbiamo controllarli. Abbiamo visto che cosa sanno fare, adesso li ringraziamo, ma forse – ha concluso – è arrivato il momento che noi palermitani ci riprendiamo la città e decidiamo che cosa fare del nostro bilancio”.