Condotte ko, dalla Piana di Catania al Calatino agricoltori in ansia

Guasti e condotte ko, dalla Piana di Catania al Calatino agricoltori in ansia

Chiude la diga di Pozzillo. L'appello al prefetto Signoriello

CATANIA – Non è più soltanto una questione di acqua che non c’è. Il racconto di un’altra estate di sofferenza per gli agricoltori della Piana di Catania passa anche attraverso ai continui guasti registrati nelle aree degli invasi ed alla rete gruviera che che caratterizza le condotte. Un’operazione di continua emergenza alla quale si prova a mettere toppe. Perlomeno dove si può. È accaduto anche ieri con gli operai del Consorzio di Bonifica 9 che si sono ritrovati a scavare per diversi metri prima di riuscire a ripristinare l’ennesima falla.

Guasti e la chiusura di Pozzillo

L’ultima doccia fredda è arrivata nelle scorse ore. Con la chiusura della diga di Pozzillo a Regalbuto che rifornisce innumerevoli campagne tra i territori della provincia di Catania ed Enna.
“È la goccia che fa traboccare il vaso. Questa chiusura che fonti non ufficiali ci dicono per tre giorni, è intollerabile. A parlare è il presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria. La diga è stata chiusa da Enel. Una serrata che si aggiunge a quella registratasi, per due giorni, già la scorsa settimana. 

“Grave, gravissimo – dice ancora il presidente Arcoria – che nessuno abbia sentito la necessità di informare noi e le altre organizzazione di categoria. In una situazione già drammatica per la piana di Catania che abbraccia tre province, con i territori del catanese, ennese e siracusano, con l’impossibilità di riuscire a distribuire l’acqua ai fondi agricoli per una rete colabrodo, questa è l’ennesima beffa. Chiederemo al Prefetto di Catania, dimostratosi sensibile alle nostre richieste, un immediato incontro per affrontare questa vicenda”.

Allarme anche nel Calatino

Ma la vicenda non è migliore nel Calatino. Anche qui turni irrigui per i fondi agricoli che arrivano a 21 giorni, ed in alcuni casi anche oltre. L’appello al Prefetto Pietro Signoriello è arrivato anche dal sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta. Che nei giorni scorsi ha riunito attorno ad un tavolo i sindaci dei Comuni che ricadono nel comprensorio calatino e i rappresentanti delle organizzazioni produttive, rappresentanti di regione e del Consorzio di Bonifica.

La questione resta seria. Le prossime ore rischiano di essere drammaticamente decisive. E l’auspicio delle piogge questa volta parrebbe servire davvero a ben poco.


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