Il Pd fa guerra al suo sindaco | Via gli assessori dalla giunta - Live Sicilia

Il Pd fa guerra al suo sindaco | Via gli assessori dalla giunta

Da sinistra il segretario del Pd di Trapani Marco Campagna, il sidnaco di Marsala Alberto Di Girolamo, il senatore Davide Faraone e la segretaria del Pd di Marsala Antonella Milazzo

La segretaria cittadina Milazzo contro Di Girolamo.

Il caso a Marsala
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MARSALA (TRAPANI) – Uno scontro tra l’amministrazione comunale sostenuta dal Partito democratico e la segreteria dello stesso partito. È quello che sta succedendo a Marsala, dove la segretaria cittadina dem Antonella Milazzo ha denunciato la “scarsa collaborazione” con il partito da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, eletto nel giugno del 2015 proprio tra le file del Partito democratico. La segreteria dei democratici chiede le dimissioni dei propri assessori dalla giunta.

L’incidente arriva lunedì scorso, durante una direzione del Pd in cui Milazzo legge una relazione molto critica nei confronti dell’amministrazione. “Da quando sono stata eletta segretaria, nel novembre 2016 – si legge nel documento della segretaria – mi sono fatta portavoce delle difficoltà, delle criticità da smussare, dei malumori da ascoltare. La segreteria ha battuto sempre – continua il documento – su mancata condivisione e carenze nell’ordinaria amministrazione, pur riconoscendo sempre il buon lavoro fatto sulla programmazione a lungo termine”. Milazzo prosegue denunciando una situazione nel rapporto con l’amministrazione comunale “che è addirittura peggiorata, soprattutto perché si è logorato il rapporto con la città”.

In seguito alla presa di posizione della segretaria, il coordinamento cittadino del Pd approva un documento in cui denuncia il “malcontento popolare, che pone l’intero partito in difficoltà nei rapporti con la città”, ed elenca diversi problemi nel rapporto con l’Amministrazione: “Nessuna strategia si intravede nella programmazione delle attività̀ turistiche – si legge nel documento -, fallimentari sono state le attività̀ culturali e quelle di promozione delle attività̀ produttive; gravissima la decisione degli assessori del Partito democratico di approvare il piano triennale senza condividerlo con il partito e con la maggioranza”. Tutti elementi di “una gravissima frattura tra coordinamento comunale e gruppo consiliare, da una parte, e amministrazione comunale, dall’altra”. La delibera del coordinamento chiede dunque “il ritiro della delegazione del Partito democratico dalla giunta”, riservandosi di decidere “quale sarà̀ il percorso da intraprendere nei confronti dell’Amministrazione”: si profila anche una valutazione “caso per caso”, nell’approvazione degli atti. Segue dunque l’invito agli assessori Clara Ruggieri, Annamaria Angileri e Agostino Licari a rimettere le deleghe “in conformità ai principi sanciti dallo statuto e dal codice etico del partito”.

Una mossa che di fatto spacca il Partito democratico di Marsala, con il gruppo consiliare e la stessa segreteria che si dividono in favorevoli e contrari alla mossa di Milazzo. Tra i consiglieri comunali, Antonio Vinci e Angelo Di Girolamo si schierano a fianco della segretaria, mentre Mario Rodriquez, Federica Meo e Calogero Ferreri sono dalla parte opposta. Altrettanto dura la reazione all’interno della segreteria, da cui si sono dimessi il vice segretario Ninni Barbera, la responsabile cultura e pubblica istruzione Aurelia Piccione, il responsabile delle finanze Fabrizio Coppola e il responsabile dell’innovazione tecnologica Ignazio Parrinello.

Sulla vicenda intervengono due big del partito in provincia di Trapani:il deputato regionale Baldo Gucciardi e l’ex collega all’Ars Paolo Ruggirello: “La difficoltà nei rapporti fra partito, gruppo consiliare del Pd e amministrazione comunale che da troppi mesi si trascina a Marsala si è concretizzata ieri in una formale frattura – ammette Gucciardi -. Un partito locale soggetto a fibrillazioni permanenti, un gruppo consiliare in tensione costante e ora spaccato verticalmente sulla mozione proposta dalla segreteria, un dialogo tra sordi, tra partito, gruppo e amministrazione comunale, rischiano di far del male ad una delle città più importanti della Sicilia”. Secondo Gucciardi “senso di responsabilità vuole che partito, gruppo consiliare e amministrazione comunale mettano subito da parte ogni attrito e incomprensione facendo prevalere l’etica della responsabilità ad ogni pur legittima lagnanza e critica che provenga reciprocamente da ognuno dei soggetti politici e istituzionali protagonisti della vicenda”. In conseguenza, l’auspicio è che si riavvii immediatamente un percorso che affronti tempestivamente i nodi posti all’attenzione e attraverso un ritrovato dialogo, nell’interesse supremo della Città, si rilanci l’iniziativa sia politica che amministrativa.  Per quanto determinatosi a Marsala  – conclude – auspico una ricomposizione tempestiva”. 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ruggirello: “Dalla sconfitta elettorale fino alle recenti fibrillazioni all’interno del circolo del Partito democratico di Marsala si sono prodotte delle cesure profonde dalle quali si deve ripartire – afferma -. Il documento approvato dalla direzione del partito, con la decisione di ritirare la delegazione assessoriale Pd dalla giunta Di Girolamo, è una presa di posizione dura ma che tuttavia intende aprire una riflessione seria e non più differibile all’interno di un partito che esprime il governo della città”. Secondo Ruggirello “le logiche esasperanti dell’appartenenza ad aree e gruppi all’interno del partito hanno svilito la proposta politica e hanno finito per decretare la sconfitta elettorale. Non è più il tempo di personalismi – prosegue – e non è più il momento di addossare colpe autoassolvendosi da propri errori. È giunta l’ora che ciascuno si assuma responsabilmente l’onere della costruzione della nostra comunità politica, nel rispetto della vocazione plurale, democratica e riformista della sinistra. I piccoli giochi intestini, le scorrerie interne e faide, hanno solo come obiettivo quello di distruggere il patrimonio politico di una grande tradizione culturale e politica, a favore di progetti personalistici che non riguardano il bene comune”. Ruggirello si dice “fiducioso di trovare nel partito e nel sindaco interlocutori all’altezza della sfida che abbiamo di fronte. Chiedo dunque un incontro con il sindaco, il gruppo consiliare e la segretaria cittadina – conclude – per ripartire insieme, come Partito democratico”.

 


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