Lampedusa e crisi migranti, Musumeci e Martello da Conte - Live Sicilia

“Hotspot vuoto e sostegno|Così aiuteremo Lampedusa”

Vertice serale sull'emergenza in Sicilia. Ecco che cosa è stato deciso.

PALERMO- Si sono incontrati. Si sono parlati. Non ci sono stati brindisi ed è probabile che ognuno stia raccontando il vertice nel verso che politicamente gli è più conveniente. E non c’è stata la pace perpetua, dopo giorni di roventissime polemiche.

Ma, almeno, da notizie e dispacci che giungono da Roma, pare che la riunione tra il premier Conte e il governatore Musumeci sulla questione dei migranti e il sovraffollamento dell’hotspot di Lampedusa, sia stata comunque proficua. Siamo, ovviamente, solo al primo tempo e molte delle parole pronunciate a Palazzo Chigi andranno verificate.

L’hotspot sarà svuotato

“Abbiamo detto che tutti gli hotspot vanno svuotati per essere adeguati alle norme anti-Covid. Da parte del governo c’è la volontà di svuotare quello di Lampedusa, hanno accreditato questo intervento addirittura ai prossimi giorni”. Questa la dichiarazione di Musumeci a vertice concluso. Poi il presidente ha aggiunto, conversando con i cronisti: “Entro due giorni arriveranno tre nuove navi quarantena a Lampedusa e i migranti vi saranno trasferiti. Noi non arretriamo di un solo millimetro, abbiamo aperto una breccia in un muro che sembrava di cemento armato. A parole c’è la volontà del governo di risolvere il problema degli hotspot. Il governo ha assicurato sostegno finanziario alla comunità di Lampedusa. Se (i soldi, ndr) non arrivano o saranno acqua fresca, lo vedremo tra qualche giorno”.

“Siamo consapevoli delle difficoltà” 

“Siamo consapevoli delle difficoltà che state vivendo e della necessità di studiare insieme le soluzioni più efficaci per far fronte a queste difficoltà. Ma sappiamo anche che il fenomeno è complesso da sempre e non bastano gli slogan per affrontarlo, ma sono necessarie iniziative a vari livelli e interventi ben sinergici e ben coordinati”. Questo, invece, avrebbe detto il premier durante l’incontro

 “Si è appena formato il governo tunisino e ora ci sono le premesse per intensificare i rimpatri. Confidiamo di rafforzare il programma dei rimpatri utilizzando anche sistemi più flessibili, inclusi trasporti marittimi – ha aggiunto Conte -. Rafforziamo il pattugliamento delle acque internazionali, intensificando le unità navali dell’operazione Pelage, riavviata oggi per il contrasto dei traffici illeciti. Abbiamo già predisposto il rafforzamento di questa operazione, che vede il coinvolgimento della nostra Marina, Guardia costiera e Guardia di finanza. In accordo con le autorità tunisine miriamo a ottenere un effetto deterrente rispetto a eventuali nuove partenze”.

Il sostegno economico a Lampedusa

“Lampedusa merita misure economiche di favore, con specifico riguardo a sospensione di adempimenti e versamenti, anche arretrati. La sofferenza economica, e non solo, merita una risposta forte dello Stato”. Ecco un altro passaggio del presidente del Consiglio. E ancora:“Sul fronte della gestione interna, invece, tra giovedì e venerdì arriveranno due navi di grandi dimensioni e contiamo così di svuotare Lampedusa. Siamo pronti a rafforzare la sorveglianza sanitaria dei migranti per garantire la massima sicurezza della popolazione”.

“È stato un incontro positivo, sia in merito alle misure che il governo nazionale ha annunciato per la questione dei migranti, sia per quel che riguarda il sostegno a Lampedusa e Linosa. Aspettiamo i provvedimenti del Consiglio dei Ministri che potrebbero arrivare già domani”. Questa la chiosa del sindaco, Totò Martello.

Ma siamo solo al primo tempo. O, se preferite, al primo round.


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