I Cobas Codir denunciano Crocetta: | "Illegittima rinuncia ai contenziosi" - Live Sicilia

I Cobas Codir denunciano Crocetta: | “Illegittima rinuncia ai contenziosi”

Il sindacato presenta un esposto contro il governatore alla Procura della Corte dei conti per "danno all'erario" e alla Procura della Repubblica per altri eventuali reati. Il motivo è la rinuncia alle cause con lo Stato dello scorso giugno.

La polemica
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PALERMO – Il sindacato Cobas-Codir denuncia il presidente Crocetta. Il motivo alla base dell’esposto è l’accordo sottoscritto lo scorso 9 giugno dal Presidente della Regione sulla cessazione di tutti i contenziosi contro lo Stato (passati, presenti e futuri, 2017 compreso) in cambio dello storno di una somma vicina ai 500 milioni di euro (che, a dire di Crocetta, rappresentavano un importo necessario per potere chiudere il bilancio regionale 2013 e consentirne la certificazione).

Il sindacato “ha deliberato – si legge in una nota – di presentare un esposto/denuncia alla Procura della Corte dei Conti per danno erariale e alla Procura della Repubblica per eventuali profili di reato. Sembrerebbe, infatti, che il Presidente della Regione, a fronte della risibile somma ricevuta, si sarebbe assunta la responsabilità erariale, morale e politica di rinunciare (senza alcun mandato specifico della Giunta o dell’Assemblea regionale è possibile?) a tutti i contenziosi in essere contro lo Stato che avrebbero portato alla Regione Siciliana, nel breve termine, alcuni miliardi di euro e che potevano probabilmente evitare, ad esempio, nell’ultima Legge di Stabilità il ricorso a norme ‘lacrime e sangue’ per molti cittadini e lavoratori al fine di potere prioritariamente salvaguardare gli offensivi privilegi della casta politica, dei dipendenti dell’Amministrazione dell’Ars, delle amate associazioni della cosiddetta tabella “H” per le quali sembra non esistere crisi, dei costi immorali della stessa Giunta regionale di Governo oltreché il mantenimento di burocrati esterni all’amministrazione con lauti, anacronistici e inaccettabili compensi”.

E il sindacato fa riferimento anche alla sentenza della Consulta sulle accise, che ha dato ragione alla Sicilia. Anche se la Regione non potrà godere di quelle entrate a causa, appunto, della rinuncia agli effetti positivi del contenzioso. “Un primo effetto di questo incredibile accordo sottoscritto dal Presidente Crocetta, – scrive infatti il sindacato – è rappresentato dalla recente sentenza della Corte Costituzionale con la quale si acclara il principio statutario secondo il quale tutte le accise prodotte sul territorio regionale in materia di energia e carburanti spettano alla Regione: ebbene è inaccettabile che, a causa di Crocetta, i cittadini siciliani subiscano questo vero e proprio affronto e perdano i benefici di questa sentenza quantificabili in una cifra a regime molto vicina ai 5 miliardi di euro. Nell’esposto/denuncia predisposto dalla Direzione regionale del Cobas-Codir, quindi, si chiede prioritariamente alle Procure, ciascuna per la propria competenza, di verificare la legittimità della firma; contestualmente, la Segreteria Generale del Sindacato sta verificando, insieme ai propri legali, – concludono – la possibilità di impugnare dinanzi all’organo giudiziario competente l’accordo sottoscritto chiedendo l’annullamento di ogni efficacia ed effetto a tutela dei diritti lesi da tutti i cittadini siciliani”.


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