I cuperliani avvisano Crocetta: | "Non votiamo questa Finanziaria" - Live Sicilia

I cuperliani avvisano Crocetta: | “Non votiamo questa Finanziaria”

I deputati democratici si sono incontrati a Palazzo dei Normanni. Tanti i dubbi sulla manovra, sia dal punto di vista tecnico che politico. Otto parlamentari sono pronti a togliere il sostegno al governo.

La riunione del gruppo Pd
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La riunione è durata più di due ore. L’inizio è stato soft, ma sul finale si sono alzati i toni. Fino all’avvertimento: “A queste condizioni non voteremo a favore della Finanziaria”. Sale la temperatura in casa Pd. E un confronto oggi nei locali del gruppo a Palazzo dei Normanni non ha certamente raffreddato gli animi. Una riunione in versione “small”, a dire il vero. Presenti, oltre al capogruppo Gucciardi, anche Cracolici, Lupo, Alloro, Panarello, Panepinto, Maggio, Milazzo, Ferrandelli, poi sarebbe giunto anche il presidente della commissione Salute, Digiacomo.

I cuperliani sono sulle barricate. Pronti a un mini-Aventino. Pronti a togliere il sostegno al governo in occasione del difficilissimo iter di una Finanziaria che quell’area del Pd avrebbe già definito un “mezzo disastro”. Tanti i dubbi sulla manovra, dal punto di vista tecnico, quelli sollevati dai deputati democratici al momento non rappresentati in giunta. A cominciare, ad esempio, dalle norme sul reddito minimo garantito e, più in generale, sulle entrate.

Ma i dubbi, ovviamente, sono anche di natura politica. Questa Finanziaria non è stata concertata con i parlamentari dell’area Cuperlo. Una situazione che ha portato persino il segretario regionale del Pd a lanciare la sfida al partito: “Sfiduciatemi”. Anche in seguito a un incontro, tenuto a Tusa nei giorni scorsi, tra i “renziani” e Crocetta. Per farla breve, i cuperliani (si tratta di otto deputati, quasi la metà del gruppo) non sono disposti a firmare in bianco. A sostenere una manovra dalla cui preparazione sono stati completamente estromessi. “A queste condizioni non voteremo la Finanziaria” minacciano adesso. E al governatore, che domani avrà qualche notizia in più sulla scissione in atto anche nel gruppo dell’Udc, rischiano di mancare i numeri.


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