PALERMO – I familiari del boss Bernardo Provenzano hanno inviato una lettera al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri per chiederle di revocargli il 41 bis. Nella missiva i figli e la moglie di Provenzano ricordano la gravissima situazione clinica del loro familiare e sottolineano la sua incapacità mentale ricordando che il medico del carcere di Parma ha chiesto il consenso della famiglia prima per l’apposizione del sondino naso-gastrico e poi della Peg per praticare l’alimentazione forzata al paziente. Segno questo che Provenzano non è in grado di esprimere un consenso cosciente. Il legale del boss, l’avvocato Rosalba Di Gregorio, ha presentato istanze davanti al ministro e al tribunale di sorveglianza e, ultimamente, alla corte dei diritti umani di Strasburgo, per chiedere la revoca del carcere duro per il boss. Istanze tutte respinte, tranne quella fatta a Strasburgo che è ancora pendente.
Nella missiva i figli e la moglie del padrino di Corleone ricordano la gravissima situazione clinica del loro familiare e sottolineano la sua incapacità mentale.
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