Non si fermano le polemiche a Palermo per l’intervento del Cardinale Paolo Romeo che ha negato la veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia promossa da un cartello di associazioni omosessuali e non. Il dibattito è aperto e già ieri Arcigay era insorta sulla questione.
Oggi ad intervenire a proposito della vicenda è Giovane Italia, il movimento giovanile del Popolo della Libertà. Il gruppo, come si legge in una nota diffusa alla stampa, “da tempo si batte contro talune rivendicazioni delle associazioni gay che vorrebbero stravolgere il diritto di famiglia con i matrimoni tra omosessuali ed il conseguente diritto di adozione dei minori. Rivendicazioni al centro del Gay Pride che si svolgerà a Palermo nelle prossime settimane”.
“Ancora una volta assistiamo – dichiara Mauro La Mantia, presidente regionale di Giovane Italia – al maldestro tentativo da parte delle associazioni gay di imporre la loro visione del mondo. Non solo vogliono portare in Italia leggi contro l’istituto familiare, ma ora vorrebbero imporre anche un nuovo credo religioso alla Chiesa Cattolica. Quello delle associazioni gay è un attacco pericoloso alla libertà religiosa della Chiesa che, all’interno dei suoi edifici di culto, ha il diritto di far rispettare la propria pastorale”.
“I casi isolati di aggressioni contro persone omosessuali – continua La Mantia – condannate pubblicamente anche dalla Chiesa, vengono usati strumentalmente da tali associazioni per l’approvazione di leggi da loro definite contro l’omofobia, ma in realtà contro la libertà d’espressione religiosa sul tema dell’omosessualità. Al Cardinale Romeo, oggetto di vergognosi attacchi condotti dall’Arcigay, va la nostra massima solidarietà”.