Professore Antonio Cascio, direttore dell’unità di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo, esperto di livello internazionale della materia, dal punto di vista dei contagi da Coronavirus, le persone migranti rappresentano un rischio, insieme agli altri?
“Ovviamente la mia è una risposta da tecnico, che nulla ha a che vedere col dibattito politico in corso sull’ordinanza del presidente Musumeci”.
Ovviamente.
“Non è facile rispondere con certezza scientifica. Facciamo un ipotesi. Se in una nave che sta per sbarcare, in un gommone, in un hotspot, ci sono persone migranti contagiate che non possono ovviamente rispettare le distanze, è probabile che gli altri, che non sono positivi, lo diventeranno. Quanti? Non lo sappiamo. Ma il rischio c’è”.
E poi che succede?
“Ecco il punto. Se noi li intercettiamo e li sistemiamo in un luogo protetto, evitando assolutamente ogni contatto con l’esterno, la situazione è abbastanza sotto controllo. Se fuggono e vanno in giro, potranno contagiare altre persone, anche della loro comunità. E se c’è un super diffusore che ha contatti con altri, ecco che la catena del contagio può diffondersi”.
Insomma, è un rischio?
“Sì, un rischio potenziale c’è. E questo, giova ripeterlo, come osservazione neutra, lontana dal dibattito politico. E’ una circostanza che non si può negare: fossero persone migranti o turisti miliardari”.
Perché anche i turisti sono un rischio potenziale?
“Certo. Il Coronavirus non distingue per censo o conto in banca. Ecco perché i controlli sono importantissimi, come il tracciamento”.
Risalgono i contagi, in tutta Italia, ma, parrebbe, con meno virulenza. Che succede?
“E’ probabile che in giro, per ora, ci siano soprattutto portatori sani con una piccola quantità di virus nel faringe. Se indossano la mascherina, il rischio di trasmettere il virus si abbassa radicalmente. Altrimenti, contagiano ma con una quantità di virus inferiore che determinerà nel contagiato una infezione asintomatica. Ma questo non ci deve tranquillizzare. Pongo un altro caso: se uno di questi portatori sani, o positivi asintomatici lavora in un contesto di soggetti fragili, penso a un ospedale, a una casa di riposo, possono crearsi gravissimi problemi. Il Coronavirus è un nemico insidiosissimo, non dimentichiamolo”.
Le scuole riapriranno?
“E’ una decisione politica. Da tecnico sono favorevole alla riapertura. Con i controlli, con i test sierologici, con i tamponi: le scuole devono riaprire”.