I Pizzini di Messina Denaro: | "Arresteranno pure le sedie" - Live Sicilia

I Pizzini di Messina Denaro: | “Arresteranno pure le sedie”

Il carteggio fra Matteo Messina Denaro, Salvatore Lo Piccolo e Bernardo Provenzano che rivela la situazione in cui si è venuta a trovare la famiglia mafiosa di Marsala, decimata dai continui colpi delle forze dell'ordine. "Non abbiamo più a nessuno - scrive il superlatitante - sono tutti dentro, pure i rimpiazzi e i rimpiazzi dei rimpiazzi..." (A.C.)
Operazione Lilibeum
di
3 min di lettura

I pizzini sequestrati a Montagna dei cavalli, a Corleone, in occasione della cattura di Bernardo Provenzano, e quelli trovati a Giardinello, quando in manette sono finiti i Lo Piccolo, restituiscono la situazione nella quale si trovava la famiglia mafiosa di Marsala a seguito delle diverse retate delle forze dell’ordine.

Matteo Messina Denaro, l’1 ottobre 2003, scrive a Salvatore Lo Piccolo di aver perso i contatti con Marsala.

(…) Per prima cosa devo informarla che io al momento ho i contatti interrotti con la zona di TP perché da tramite ci faceva Marsala ma dopo quello che è successo in quest’ultimo paese non si è ancora riusciti a ripristinare il tutto. Quindi per ora sono senza contatti con TP e Marsala (…)

Matteo Messina Denaro l’1 febbraio 2004 scriveva a Bernardo Provenzano che non poteva ripondere alla sua richiesta, come a un’altra di Lo Piccolo, a cause delle ripetute azioni delle forze dell’ordine.

(…) Mi chiede un favore su Marsala per la Vetro Sud, purtroppo non posso aiutarla perché al momento non abbiamo più a nessuno, sono tutti dentro, pure i rimpiazzi e i rimpiazzi dei rimpiazzi, non c’è più a chi metterci, c’è solo di aspettare nella speranza che esca qualcuno che ha cose più leggere e per potere riprendere tutti i discorsi. Si figuri che anche T mi ha chiesto un favore su Marsala e non lo posso aiutare, infatti ho dato a lui la stessa risposta che ho dato a lei, nella speranza che lui comprenda la situazione che si è venuta a creare su Marsala ed anche su altri paesi, purtroppo qua le batoste sono state a ruota continua e tra l’altro non accennano a finire, credo che alla fine arresteranno pure le sedie quando avranno finito con le persone. Dunque sarà compito mio appena ci sarà qualcuno a Marsala di informarla e quindi risolvere ciò di cui e T avete bisogno, credo che lei mi comprenderà perché avendo a che fare un po’ con tutti di sicuro sa che ci sono altre zone al momento combinate come Marsala (…)”.

Ancora Messina Denaro il 25 maggio 2004 scrive a Provenzano ribadendo i problemi con la famiglia di Marsala e indicando come, nonostante la zone fosse “scoperta” Filippo Guttadauro (presunto boss di Brancaccio – Palermo), cognato di Messina Denaro avrebbe provveduto a una “messa a posto” con gente fuori dal giro.

(…) La volta scorsa lei mi aveva chiesto una cortesia su Marsala ed io le dissi che quella zona era scoperta ed ancora così è, però è successa una cosa positiva e cioè 121 ha sistemato la cosa tramite gente normale che si conoscono per commercio. Si trattava di una valutazione e cioè di dare un punto in più del prodotto che ammassano, ed il responsabile di ciò si è impegnato a dare un punto in più di quello che realmente è il prodotto. Magari si voleva qualcosa in più di un punto, ma per i tempi che corrono è il massimo a cui si è potuto arrivare, c’è da accontentarsi, già è tanto che con la zona scoperta si è arrivati, quindi può comunicare a chi interessava la cosa, si trattava di una vetreria, che il problema si è risolto nei termini che le ho detto (…)


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI