L’anno scorso finì 2-1 con un gol di Simplicio nel finale. Fu una vittoria decisiva, una vittoria che diede lo sprint giusto per la corsa verso la Champions…poi sfumata. Palermo-Parma quest’anno non sarà né decisiva né fondamentale – siamo solamente alla 16° d’andata – ma rappresenta un bivio: paradiso o purgatorio? Due strade, due percorsi che il Palermo oggi alle 18 vedrà ma che solo uno imboccherà. La sconfitta del San Paolo con il Napoli ha scosso l’ambiente: Rossi ieri in sala stampa non era Rossi. Nessuna battuta, nessun “sai cosa c’è”, nessun proverbio “rossiano”. Solamente delle approssimative spiegazioni a delle scelte poco condivise. Ma “scurdammoce o passato”, il presente dice che oggi alle 18 il Palermo ha la possibilità di rialzare la testa contro però un buon Parma, che con un Crespo in più ha ritrovato efficacia e punti. Marino non esprime un calcio da Barcellona, però fa punti, e ormai nel campionato italiano, conta solo questo.
Oggi Rossi torna al vecchio modulo ad albero di Natale. In soffitta forse per sempre il 3-4-2-1 e in campo con il 4-3-2-1. Mancano Cassani e Migliaccio, il primo squalificato, il secondo infortunato. Scelte quindi obbligate per l’allenatore di Rimini, che considerata l’assenza di Darmian, anche lui acciaccato, sposterà Bovo a destra. Coppia centrale difensiva con Munoz e Goian, sulla sinistra invece Balzaretti. A centrocampo Nocerino, Bacinovic e Rigoni. Sulla trequarti Ilicic e Pastore, con Miccoli unica punta.
PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Bovo, Munoz, Goian, Balzaretti; Nocerino, Bacinovic, Rigoni; Ilicic, Pastore; Miccoli.
A disposizione: Benussi, Glik, Garcia, Liverani, Kasami, Pinilla, Maccarone.
All.: Rossi
PARMA (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Paleta, A. Lucarelli, Gobbi; Morrone, Dzemaili, Candreva; Angelo, Crespo, Giovinco.
A disposizione: Pavarini, Dellafiore, Antonelli, Paci, Ze Eduardo, Pisano, Bojinov.
All.: Marino
ARBITRO: Gava di Conegliano
