“Abbiamo sempre osservato le norme inserite nella finanziaria, per evitare che il debito della Regione, già elevato, continui a crescere. Sono pronto e disponibile a illustrare al presidente Cascio e al Parlamento, l’operato del governo per salvaguardare i conti della Regione”. La risposta dell’assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro, non tarda ad arrivare. Il presidente dell’Ars, Francesco Cascio – in un intervista rilasciata al ‘Giornale di Sicilia’ – aveva criticato il Governo regionale annunciando la convocazione del ragioniere generale delle Regione, Enzo Emanuele. “In finanziaria avevamo stanziato un centinaio di milioni nel capitolo per sostenere le leggi – ha dichiarato Cascio – Dove sono questi soldi? Vogliamo sapere se ci sono state maggiori spese o minori entrate e se le nuove regole introdotte per la gestione del bilancio, cioè l’obbligo di spendere i fondi in dodicesimi mese per mese, stanno funzionando”.
“Abbiamo sempre effettuato i pagamenti in dodicesimi, come prevede la Finanziaria – risponde Di Mauro – tenendo sotto controllo costante i conti della Regione. Ho ripetutamente rilevato come, a fronte dei debiti che dobbiamo fronteggiare, ci siamo trovati di fronte a mancate entrate, preventivate nei documenti contabili approvati in Assemblea. A partire dai 950 milioni di euro per la valorizzazione degli immobili regionali. Di fronte a questa situazione, il governo ritiene opportuno non procedere a nuove leggi di spesa, prima di un’attenta verifica dei debiti”. Poi, in particolare, Di Mauro puntualizza: “I 100 milioni di cui parla il presidente Cascio sono ancora nei fondi globali. Attendiamo, dunque, i risultati della trimestrale di cassa per vedere se è possibile utilizzare queste somme o se sarà più opportuno fronteggiare i debiti, anche attraverso una manovra di assestamento di bilancio, a ottobre”.
