I sussulti dell'Mpa che guarda a destra - Live Sicilia

I sussulti dell’Mpa che guarda a destra

Le mosse dei lombardiani
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Troppi segnali in un giorno solo per passare inosservati. Da una parte, Raffaele Lombardo che, malgrado la trepidante attesa per le notizie che potrebbero arrivare dalla procura di Catania, trova il tempo per scagliarsi in una reprimenda durissima contro Leoluca Orlando. Dall’altra, due deputati regionali di peso dell’Mpa, che non perdono un attimo ad esultare tramite comunicato stampa per l’annunciata rottura “romana” di Miccichè e soci dal gruppo del Pdl, strizzando l’occhio al sottosegretario. Il tutto a pochi giorni dal clamoroso patto tra autonomisti e centrodestra nella roccaforte rossa di Vittoria, dove gli uomini di Lombardo appoggeranno al ballottaggio Carmelo Incardona.

Segnali. Che possono voler dire tutto o nulla. Ma che certo, in qualche misura, testimoniano che il popolo dei lombardiani continua, malgrado il lungo flirt col Pd, a mantenere un cordone ombelicale che lo tiene legato alle sue origini di centrodestra. Dopo l’annuncio da parte di Forza del Sud della costituzione di gruppi parlamentari autonomi a Camera e Senato, oggi sia Roberto Di Mauro sia Francesco Musotto, rispettivamente in ottimi rapporti con Michele Cimino e Gianfranco Miccichè, hanno tenuto a informare del proprio entusiasmo per la svolta del partito “arancione”.

“L’annuncio del riposizionamento del progetto di Gianfranco Miccichè in area neutra rispetto al Pdl rappresenta nello scenario politico un fatto nuovo che dunque apre a nuove ipotesi”, ha detto Di Mauro. Che ad Agrigento dialoga e collabora con i miccicheiani. Brinda anche il capogruppo Mpa all’Ars Francesco Musotto: “Oggi registriamo con piacere un fatto nuovo, ed è la presa di posizione, netta e coraggiosa, di Gianfranco Miccichè che ha ritrovato con un sussulto d’orgoglio le ragioni dell’autonomia”.

Qualcosa si muove, insomma, e il congresso di fine mese che dovrebbe sancire la nascita del nuovo Mpa sarà l’occasione per parlarne. L’idea di “grossissima” coalizione caldeggiata da buona parte del Pd, un patto che dovrebbe mettere insieme alle prossime elezioni Pd, Idv, Sel e terzo Polo, si scontra con le quotidiane scomuniche rivolte dai partiti alla sinistra dei democratici a Lombardo. Che non porge l’altra guancia e tra contumelie varie rivolte all’ex sindaco di Palermo e rassicurazioni ai più miti alleati del Pd, piazza una frase che riassume il senso della partita in gioco: “Credo che con posizioni come quella di Orlando la gente ci volgerebbe le spalle”.

Sta proprio qui il punto. L’Mpa sa che un’alleanza organica con tutto il centrosinistra sarebbe maldigerita dal suo popolo. E porterebbe probabilmente ad altre fuoriuscite, come quelle che si sono susseguite in questi mesi al Parlamento nazionale. Il vento che soffia in Sicilia, insomma, allontana l’ipotesi di grossissima coalizione. E lascia intendere che una stagione politica sta per chiudersi, lasciando posto a qualcosa di ancora difficilmente prevedibile.


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