"Idv partito dai metodi stalinisti |Lombardo? L'ho denunciato" - Live Sicilia

“Idv partito dai metodi stalinisti |Lombardo? L’ho denunciato”

L'Idv l'ha allontanata, anche se lei non ha mai avuto la tessera del partito. Sonia Alfano racconta a Live Sicilia i dissapori con il "signor Orlando" e la sua vicinanza a Beppe Lumia e Antonello Cracolici.

Intervista a Sonia Alfano
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6 min di lettura

Il suo allontanamento dall’Italia dei valori dice di averlo appreso dalla stampa. “Quando io ho deciso di sostenere Fabrizio Ferrandelli, Di Pietro era stato messo al corrente. E mi ha risposto: ‘Si chiama democrazia, l’importante è che poi tutti andiamo a confluire con il vincitore delle primarie’. Non credo quindi di essere io a non aver mantenuto un impegno preso. Poi non ho sentito nessuno nel partito fino a che non ho letto le dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate da Donadi”. Ovvero quando il capogruppo Idv alla Camera ha detto, come la Alfano riporta nel suo blog, di ‘non poter espellere chi non ha la tessera’.

Io no ho mai avuto la tessera di Idv, ma non mi pare sia stato fino a ora un problema. Mi hanno affidato il dipartimento antimafia con una delibera. Lo statuto, inoltre, prevede che tutti gli eletti siano membri dell’esecutivo nazionale. E poi non è stato un problema quando al partito ho portato165 mila preferenze”.

In effetti, come racconta sul suo blog, le sue posizioni sono sempre state al limite, anche in un partito come l’Italia dei valori. E’ stata lei, infatti, a porre anche la questione morale all’interno del partito. “Io rifarei esattamente tutto quello che ho fatto. Ho sollevato la questione morale molto prima che Scilipoti se ne andasse sbattendo la porta. Poi ho sempre chiesto di guardare ai giovani del partito, soprattutto nel momento della scelte delle candidature. Io notavo un’attività di ‘riciclaggio politico’ che proprio in Sicilia tocca l’apice. Si vedono ‘manniniani’, ‘cuffariani’, ‘craxiani’ potati in auge da Orlando e Giambrone come fossero dei ‘verginelli’. E questa mia attenzione verso i giovani ha sempre dato fastidio. Io ho sempre detto quello che penso, sia ad Antonio Di Pietro che pubblicamente, e mi ritengo una persona corretta”.

In definitiva, le cause del suo allontanamento sono da ricercare nel suo sostegno a Fabrizio Ferrandelli alle amministrative di Palermo?
“Orlando non mi ha mai consultato. Più volte ho chiesto a Giambrone il motivo per il quale non mi convocassero alle conferenze stampa e alle riunioni. E non ho mai ricevuto risposta. Orlando ha deciso di fare dietro-front dopo che il suo posto al ministero è sfumato, nel momento in cui si è insediato il governo tecnico. Ma quando ha deciso di candidarsi non ha neanche riunito gli organi del partito territoriale. Io non sono l’ultimo candidato di circoscrizione, con tutto il rispetto per loro, ma sono una parlamentare europea, sempre ignorata da loro. Ho appreso la candidatura di Orlando dai giornali. Quando Ferrandelli ha proposto le primarie di partito, Orlando ha detto: ‘Se ti piace è così se no te ne vai’. Non mi ritrovo in questi metodi. Tant’è che il mio sostegno a Ferrandelli risale allo scorso gennaio”.

Il motivo per cui è stata allontanata, è forse da ricercarsi nella questione delle primarie inquinate? Nel presunto appoggio di Lombardo a Ferradelli?
“Io sono pronta ad agire per vie legali. Io sono stato l’unico parlamentare che ha denunciato nelle opportune sedi giudiziarie Raffaele Lombardo. Il ‘signor Orlando’ non mi pare che oltre alle parole abbia fatto altro. Posso dire che ci sono alcune giunte in Sicilia in cui vanno a braccetto col Pd e il Mpa. Io non ho alcun rapporto con Lombardo e sono sempre stata l’unica a schierarsi contro di lui”.

Lei però si è avvicinata molto a Giuseppe Lumia e Antonello Cracolici, quell’area del Pd che lo ha sostenuto fino a poco fa.
“Perché c’è stata una parte del Pd che nell’assemblea regionale non ha sostenuto il governo Lombardo? A me risulta che tutti i deputati del partito votino gli atti del governo regionale. Io guardo le carte e non c’è nessun deputato del partito democratico che non ha sostenuto il governo Lombardo. Forse il signor Orlando mi rimprovera l’amicizia con Beppe Lumia, ma questo è un altro aspetto. Io sono abituata a guardare le persone. Orlando è venuto una o due volte a Barcellona (Pozzo di Gotto, nel Messinese, ndr) e non si è mai interessato alle vicende che hanno riguardato non solo me, ma anche tante altre vittime di mafia. Il senatore Lumia per il Messinese ha fatto tanto. Scavando con le mani e mettendosi contro Cosa nostra. Lui si è scagliato, facendo nomi e cognomi, e non solo contro gli assassini di mio padre. Orlando mi deve dire cosa c’entro io con Lombardo. Io non ho nulla che fare con Lombardo. Io ho sostenuto Ferrandelli che Orlando ha considerato come il candidato del Terzo polo. Ma Francesco Musotto, quando ancora era capogruppo del Mpa, ha fatto la sua dichiarazione di voto per Orlando, non per Ferrandelli”.

Nel suo blog pone la questione della compatibilità tra democrazia e partiti.
“È normale giungere alla decisione di questa espulsione senza coinvolgere la base o gli organi del partito? Un’assistente del partito ha dichiarato che ero io ad essermene andata. Pensavo che l’Idv combattesse la mala informazione e difendesse la libertà di pensiero, la democrazia. Io non mi strappo i capelli, non mi sono mai messa accanto ad altri solo per poter godere di una luce riflessa. Il mio lavoro è sotto gli occhi di tutti e vado avanti. Sono il presidente della commissione antimafia europea che sta già producendo risultati, riceviamo complimenti da parte di tutti, non è necessario far parte di un partito o avere una tessera per lavorare nell’interesse della collettività”.

Quindi non si iscriverà ad altri partiti?
“Non mi sono iscritta al partito dall’Italia dei Valori in tre anni. Non so a quale partito mi dovrei iscrivere”.

Forse al Pd?
“Non l’ho mai fatto prima perché dovrei farlo adesso? Io ho un ottimo rapporto con molte persone all’interno del Pd, come Bepppe Lumia, Rosario crocetta, Costantino Garaffa, Debora Serracchiani e Pippo Civati. Ma succede lo stesso con il Pdl: ho un’ottimo rapporto con una mia collega del parlamento europeo iscritta a questo partito. Così come ho un ottimo rapporto con Gianfranco Fini, Angela Napoli o Fabio Granata”.

Gianfranco Micciché vorrebbe prendere le parti migliori della politica siciliana, in vista delle prossime regionali in Sicilia. Che ne pensa?
“Micciché deve essersi svegliato da un lungo sonno e non sa di cosa sta parlando. Dovrebbe guardarsi allo specchio e ricordarsi che è nella scena politica da troppi anni per parlare di rinnovamento. Non ha capito che la gente è stanca di loro e delle loro facce”.

Lei ha pensato a una possibile candidatura? Le è stata proposta?
“Il mio mandato finisce nel 2014, ho tanto lavoro da fare ed è talmente importante che non penso proprio di distrarmi da questo. Siamo in debito con tutti i magistrati e tutte le persone uccise dalla mafia”.

Invece chi potrebbe essere secondo lei il nuovo presidente della Regione?
“Io credo che sia prematuro parlare di questo, anche perché Lombardo un giorno dice che si dimette e quello dopo no. E poi sono stanca di sentire parlare di persone. Questa è una terra in ginocchio. Si potrà rialzare solo se inizieremo a parlare di idee e progetti, di come far crescere l’occupazione in Sicilia, per esempio. Non posso minimamente sentire parlare di certi personaggi, anche se dopo Cuffaro e Lombardo anche Topolino farebbe meglio”.


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