I pizzini tradiscono Pazzini. A Zamparini non la si fa. Ha sguinzagliato Foschi (che collabora con la società come agente segreto, dopo le finte dimissioni per gettare fumo negli occhi).
Il mitico Rino si è travestito da Cassano (è facilissimo, basta sbagliare tutti i congiuntivi e qualche gerundio), per appurare i veri motivi del gran rifiuto. E’ andato da Pazzini e gli ha chiesto: “Ah Pazzino si potesse sapere per quale motivo non andi a Palermo, tu che sarebbe proprio ok?”. E quello ci ha riflettuto, per tre giorni e tre notti. Poi, per non disperdere il Pazzini-Pensiero ha scritto alcuni pizzini, di cui siamo entrati clamorosamente in possesso.
Primo Pizzino. “Non sono andato a Palermo perché sono rimasto traumatizzato a scuola. In geografia, ero scarso. La maestra mi ha chiesto: ‘La Capitale della Sicilia?’. Io ho risposto: ‘Totò Riina’.Ho preso quattro. Da allora, a solo sentire nominare Palermo mi viene l’orticaria”.
Secondo. “C’ero già stato in vacanza, costretto dagli amici. Una volta che hai visto il le cascate del Niagara non c’è più niente da vedere”.
Terzo. “Preferisco stare qui a Genova a studiare gli organismi extraterrestri, grazie a uno studio comparato sui brufoli di Cassano”.
Quarto. “Non mi piace la polenta”.
Quinto. “Temo la concorrenza di Giacomino”.
Sesto. “Passi per le sopracciglia di Miccoli, ma quelle di Nocerino mettono davvero paura”.
Settimo. “Una volta ho rubato la clava di Carrozzieri e temo ritorsioni”.
Ottavo. “Ballardini somiglia troppo al sergente di Full Metal Jacket. Infatti so che ha soprannominato Liverani “Soldato Biancaneve” e Simplicio “Palla di lardo”.
Nono. “Considerando che Cassano ha già il timbro ‘Venduto’ sulla nuca e che Bellucci ha 107 anni, a occhio e croce ho più possibilità di giocare in blucerchiato”.
Dite che sono fregnacce, gentili lettori? D’accordo, lo sono. Ma sul caso Pazzini, Zamparini & Sabatini quante ne hanno raccontate?
Palermo, 19 gennaio 2009