Taranto, gara solidarietà per bimbo abbandonato vicino a cassonetti

Il bimbo abbandonato vicino ai cassonetti, gara di solidarietà

La donna che lo ha notato: "Un miracolo"

TARANTO – I medici che lo hanno accudito in ospedale gli hanno dato un nome: Lorenzo. Inizia da qui la storia del neonato trovato accanto ai cassonetti della raccolta differenziata nella cittadina pugliese. Il bimbo sta bene fortunatamente. Il parto era avvenuto da non molto e della mamma non c’è stata traccia fino a che, diverse ore dopo, una giovane georgiana, che necessitava anche lei di cure, ha raggiunto il pronto soccorso ed è ora ricoverata in ginecologia.

“È stato un miracolo”

Il vagito del neonato, che era avvolto in una coperta e sistemato in un sacchetto di tela, ha attirato l’attenzione di una passante che passeggiava con i suoi cani. Inizialmente la donna pensava al suono di un pupazzetto, ma poi si è avvicinata e rovistando tra le buste ha visto il bimbo con accanto un peluche. A quel punto “ho capito che si trattava di una creatura in carne e ossa – le parole della donna -, ho preso il neonato in braccio e ho chiesto a un ragazzo di chiamare un’ambulanza perché non avevo il cellulare con me. Un miracolo”.

Le condizioni di salute del bimbo

La polizia è intervenuta sul posto ed ha avviato le indagini acquisendo anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. L’Asl ha poi spiegato che dopo l’arrivo al Pronto soccorso dell’ospedale SS. Annunziata, il neonato ed è stato trasferito nell’ Unità di terapia intensiva neonatale. Il piccolo, che pesa circa tre chili, condizione ritenuta “adeguata all’età gestazionale”, sta bene, “è in condizioni stabili ed è costantemente monitorato per i parametri vitali”.

“La mamma lo ha vegliato”

Il neonato è stato preso in carico dal professor Federico Schettini, rientrato appositamente dalle ferie e dalla dottoressa Lucrezia De Cosmo, direttrice dell’Unità di Terapia intensiva neonatale. Il bimbo, ha rivelato il direttore generale dell’Asl Vito Gregorio Colacicco, “era pulito e profumato e forse la mamma lì sul posto lo ha anche vegliato. Dall’accesso ospedaliero di via Crispi abbiamo la culla della vita, un’apparecchiatura in funzione da tempo che permette di lasciare in un’area protetta un neonato e poi la presenza di sensori all’interno del luogo fa subito intervenire il personale del reparto”.

Gara di solidarietà per Lorenzo

Intanto, è partita “la gara di solidarietà e la corsa a coccolare il neonato – ha commentato il sindaco Rinaldo Melucci – e la città lo sta già riempiendo d’affetto”. Il Comune ha attivato anche un iban sul quale sarà possibile effettuare donazioni. I servizi sociali, ha assicurato l’assessore Gabriella Ficocelli, “stanno seguendo da vicino la vicenda. Noi speriamo ad un ripensamento della mamma ma se non dovessero presentarsi i genitori naturali, sarà il tribunale per i minorenni a procedere all’affidamento a una delle famiglie che sono già individuate, pronte ad un gesto d’amore”.


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