PALERMO – “Torna con noi piccolo campione, ci manchi”. E’ un appello forte, di speranza e disperazione quello di Ballarò, dove tutti conoscono il piccolo Samuele, il bambino di undici anni travolto ieri da un’auto in corso Tukory (clicca qui per leggere il servizio di cronaca).
Figlio di un commerciante che ha una rivendita di frutta e verdura nello storico mercato, nella tarda mattinata di ieri si trovava a pochissima distanza da casa con la sua bicicletta: stava percorrendo il tratto nei pressi di Porta Sant’Agata quando la Lancia Ypsilon guidata da un uomo l’ha investito.
L’undicenne è stato sbalzato dalla sella, e nel violento impatto con l’asfalto ha battuto la testa e il petto, riportando un pesante trauma cranico e toracico, tanto da rendere necessario il trasporto in ospedale con codice rosso. “Il bambino è in coma farmacologico – spiega il direttore sanitario del Di Cristina, Giorgio Trizzino – e nelle prossime ore vedremo come reagirà al tentativo di risveglio. Viene tenuto sotto stretta osservazione in Terapia Intensiva”.
Ieri l’auto coinvolta nell’incidente è stata sequestrata dall’infortunistica della polizia municipale, che in corso Tukory ha effettuato i rilievi per ricostruire con esattezza la dinamica dell’impatto. Mentre le indagini sono in corso, un intero quartiere prega per Samuele, piccolo calciatore in erba. Nonostante la sua giovanissima età ha già vinto dei premi in varie competizioni, ricopre il ruolo di portiere. “E’ uno sportivo nato – dice Francesco Russo, un vicino di casa – un bambino che ama lo sport. Lo vediamo qui ogni giorno con la sua bicicletta, ieri siamo scesi in strada quando ci siamo resi conto di ciò che era successo. Preghiamo tutti per lui e per la sua famiglia”.
Ballarò è col fiato sospeso, la notizia nella giornata di ieri ha fatto il giro di ogni casa, di ogni negozio. Decine le persone all’ospedale dei Bambini che chiedono notizie sul piccolo Samuele. Centinaia i messaggi di conforto e incoraggiamento su Facebook, dove il quartiere esprime la propria vicinanza alla famiglia del bambino: “Coraggio, ce la farà – scrive Rosangela Chillemi – è forte”. “Dai, piccolo – aggiunge Francesca Lio – riapri gli occhi e torna in campo. Siamo tutti con te”.
