CATANIA. La parola d’ordine è ripartire. Il centrodestra etneo prova a serrare le fila di un discorso interrottosi malamente con la cancellazione della provincia (dov’è stato forza di governo per quasi vent’anni) e la debacle delle amministrative catanesi con la defenestrazione elettorale della classe dirigente uscente. Un centrodestra frastagliato da almeno tre anime: quella forzista, quella di governo del Nuovo centro destra ed, infine, quella larussiana ed al momento di nicchia di Fratelli d’Italia.
Il fine settimana attuale vede in campo una serie di iniziative che spiegano bene quella è l’intenzione di obbedire alla parola d’ordine: ripartire per l’appunto. Sul fronte di Fratelli d’Italia, nove gazebo elettorali verranno allestiti a Catania (in via Etnea, angolo via Umberto), Belpasso (piazza Umberto), Biancavilla (via Maria Santissima dell’Elemosina), Giarre (piazza Arcoleo), Linguaglossa (via Nazionale), Paternò (via Vittorio Emanuele), Ramacca (via Libertà), Randazzo (via Umberto) e Santa Venerina (via Vittorio Emanuele). L’obiettivo è quello di celebrare le primarie del partito che porteranno al primo congresso nazionale che si svolgerà il prossimo 8 marzo a Fiuggi. “Invito tutti gli iscritti e i simpatizzati – spiega il coordinatore regionale Sandro Pappalardo – e coloro che desiderano dare un contributo di Idee e di Creatività nella scelta del simbolo per il futuro di Fratelli d’Italia di recarsi a votare”. E sulla scia delle primarie dei democratici, anche qui è chiesto un contributo di due euro.
Sul fronte dei berluscones, invece, domenica mattina ad Aci Castello (piazza da sempre politicamente strategica per le sorti della politica provinciale) si inaugura il nuovo circolo di Forza Italia alla presenza dei vertici etnei del partito. “Più partecipazione, nuove idee, e un rinnovato impegno per una politica che vuole essere sempre più’ vicina alla gente. Una politica capace di dare risposte serie e concrete ai cittadini, di portare avanti non le battaglie settarie ma il confronto ideologico e di merito su contenuti programmatici nel campo del sociale, del lavoro, della crescita”, dichiara l’ex assessore della giunta Stancanelli, Carmencita Santagati promotore dell’iniziativa.
Forse più buone intenzioni che altro ma il centrodestra prova, comunque, a riorganizzarsi. Ed alle falde dell’Etna la parola d’ordine resta la stessa: ripartire. O, perlomeno, provarci.
