PALERMO – Barcellona, Budapest, Roma, Firenze, Atene, Vienna, America Latina. Con la sua famiglia e il cast di artisti circensi, Ivelise Zoppis a soli diciassette anni aveva girato mezzo mondo. Tra tre giorni “Lo Circo de los Horrores” di cui la sua famiglia cura la produzione esecutiva, darà il via a una serie di spettacoli che si protrarranno fino al 19 ottobre in città: l’enorme telo nero che caratterizza la struttura in cui prende vita lo show è già stato collocato all’ex Fiera del Mediterraneo, ma quella che doveva essere una tournée all’insegna del divertimento e del successo si è irrimedibilmente macchiata di sangue.
Al suo arrivo in città da Catania – dove il circo aveva fatto tappa nelle ultime settimane – a sconvolgere la vita della famiglia che co-produce con gli spagnoli Manuel e Rafael Gonzales gli spettacoli, è stata la tragedia: Heidi Faggioni Zoppis, 50 anni, per cause ancora da accertare ha perso il controllo dell’auto su cui viaggiavano anche i figli. Sulla rampa che conduce alla zona industriale di Termini Imerese, lungo l’autostrada A19, l’impatto si è rivelato terribile. Il suv si è ribaltato, le lamiere hanno intrappolato la donna, il figlio di dodici anni e le figlie Sabine ed Ivelise, di diciannove e diciassette anni.
Quest’ultima ha riportato ferite interne gravissime, tanto da rendere inutili i tentativi di rianimazione dei sanitari del 118. La grande famiglia Zoppis, già molto conosciuta in tutta Europa per il Circo Acquatico, è così stata colpita da un dramma che da oggi pomeriggio vede appese ad un filo le speranze per il piccolo, ricoverato in seconda Rianimazione al Civico. Il piccolo è infatti stato trasportato in elisoccorso all’ospedale palermitano e viene tenuto sotto stretta osservazione.
La madre e l’altra sorella si trovano rispettivamente a Villa Sofia e all’ospedale di Termini Imerese. Proprio nella camera mortuaria del San Cimino di Termini è invece stata trasferita la salma di Ivelise Zoppis: nel pomeriggio tutti coloro che lavorano con la famiglia e si trovavano già in città per le prove che si svolgevano in questi giorni, si sono divisi tra la cittadina e l’ospedale Civico per stringersi attorno al dolore del padre, Corty Zoppis, che stava seguendo i preparativi dello show.
Ivelise sin da piccola aveva fatto sua la passione per l’arte circense trasmessa dalla madre, che fa parte da generazioni di una famiglia di trapezisti. La diciassettene, nata in Spagna come i suoi fratelli, si esibiva per il Circo Acquatico sia sul trapezio che a bordo di una moto ad acqua, amava viaggiare e la sua passione era la fotografia.
“La mia vita è il circo”, scriveva sulla sua pagina Facebook, e tutto ruotava intorno a quel meraviglioso microcosmo multiculturale che le aveva anche permesso di imparare a parlare il cinese. Uno spettacolo, quello del Circo Acquatico che ha collezionato una sfilza di successi in decine di città. Milioni gli spettatori che negli ultimi anni la famiglia Zoppis ha attirato con i propri show, apprezzati soprattutto per l’assenza di animali e la grande abilità degli artisti.
Un’arte che aveva letteralmente rapito la giovane Ivelise, che tra uno spettacolo ed un altro portava avanti i suoi studi in Italia. Una vita spezzata nell’ennesimo tragico incidente, quella della giovane, che si aggiunge ad un terribile elenco di croci che nelle ultime settimane ha dipinto di nero le strade siciliane. Sulla stessa autostrada, quindici giorni fa, a rimanere ucciso in uno schianto contro un mezzo pesante era stato un agente di commercio 53enne, Fulvio Maiorca.